Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

MESSINA, “FARE RETE PER LA CULTURA” LA PAROLA D’ORDINE

Alla presentazione di “Novecento” e “Terremoto”. “Fare rete” in nome della cultura è la parola d’ordine, che emerge fin dalle parole di benvenuto di Maria Francesca Batolo e nei saluti del sindaco di Messina, Renato Accorinti
Messina, 27/08/2014 – Quasi un happening la conferenza di presentazione alla Feltrinelli Point Messina dei due debutti in calendario al Giardino Corallo: “Novecento … le migliori colonne sonore del ‘900” (29 agosto) e “Terremoto” (6 settembre). Conferenza che infatti tiene banco a lungo e chiacchiere, dialoghi, confronti che proseguono anche dopo.

E “fare rete” in nome della cultura è la parola d’ordine, che emerge fin dalle parole di benvenuto di Maria Francesca Batolo e nei saluti istituzionali del sindaco di Messina, Renato Accorinti, e di Raffaella Campo, assessore alle Politiche culturali e allo spettacolo di Barcellona Pozzo di Gotto, dove “Novecento” sarà rappresentato il 31 agosto.
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Maurizio Marchetti, sul palco in entrambi gli spettacoli, ed Egidio Bernava fanno da trait d’union tra i due eventi, pensati “con grande amore per i nostri territori, e con la gioia immensa di lavorare insieme a questi amici di straordinario talento”, mentre Mimmo Gangemi confessa i suoi timori nell’affrontare la sua prima scrittura per il palcoscenico e Maria Serrao che emoziona già solo descrivendo il monologo che interpreterà appunto per “Terremoto” con le musiche dal vivo curate da Viola Adamova.

Si chiude con un fuori-programma: dopo essere intervenuta in conferenza, Gilda Buttà accenna un motivo sui tasti del pianoforte del Feltrinelli. Ed è spettacolo.
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“CHE GRANDE PIACERE RIPROPORRE BATTUTE
CHE HANNO FATTO LA STORIA DEL CINEMA”

“Novecento” nelle parole di Maurizio Marchetti

Messina – “Novecento” è “uno spettacolo imperniato sulla maestria al pianoforte di Gilda Buttà – esordisce Maurizio Marchetti – costruito su musiche straordinarie che evocano molti ricordi alla maggior parte di noi. La mia preferita? La colonna sonora di ‘Mission’, di Ennio Morricone”.

Maurizio Marchetti debutta a teatro nel 1977. È Paolino in “L’uomo, la bestia e la virtù”, di Luigi Pirandello, regia di Walter Manfrè. Negli anni successivi lavora con Franco Enriquez, Arnoldo Foà, Guido De Monticelli, Antonio Latella, Andrea Camilleri, Alvaro Piccardi, Carlo Quartucci, Gianfranco De Bosio, Walter Pagliaro, Gigi Proietti, Antonio Calenda e Dario Fo. Ha diretto uno storico laboratorio teatrale al Vittorio Emanuele, di cui è poi stato direttore artistico dal 2007 al 2013. Dal 2010 ha messo in scena per tre stagioni con Ninni Bruschetta “Lavori in Corso”, di Claudio Fava. Nel 2012, ancora con Bruschetta, “L'ufficio” di Ciarrapico e Torre (gli autori della serie tv Boris). Gli ultimi lavori al cinema ne “Il gioiellino” di Andrea Molaioli e nel ruolo del presentatore Jean Pierre nel film di Pif “La mafia uccide solo d'estate”. In tv è Michele Greco, ne “Il capo dei capi” nel 2007 e Don Mico Rota ne “Il Giudice Meschino” diretto da Carlo Carlei, dal romanzo di Mimmo Gangemi (con cui tornerà a lavorare per “Terremoto”).

Per “Novecento” Marchetti si divertirà – parole sue – a recitare le più famose battute cinematografiche di queste stesse pellicole. “Adoro riprendere il timbro di Enrico Maria Salerno che doppia Clint Eastwood in ‘Per un pugno di dollari’ di Sergio Leone”. E sarà Ramón Rojo che si rivolge a Joe: “Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto”. Sarà Eli Wallch, doppiato da Carletto Romano, nella parte del messicano Tuco in “Il buono il brutto e il cattivo” quando grida a Clint Eastwood in fuga “Ehy biondo, lo sai di chi sei figlio tu? Sei figlio di una grandissima …”. E Marchetti promette di riportare sul palco del Giardino Corallo anche il famoso refrain musicale che nel film copriva l’insulto.

“La scaletta di ‘Novecento’ – conclude l’attore messinese – è fantastica perché può essere cambiata ogni sera. Gilda Buttà è in grado di adattare al piano qualsiasi musica e per conto mio sono tantissime le battute di questi film ‘del secolo scorso’ che hanno fatto la storia del cinema”.




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