Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

MILAZZO: IL LICEO IMPALLOMENI, SIMBOLO DELLA CITTÀ, RISCHIA DI SCOMPARIRE

Il Liceo Impallomeni è un simbolo della città di Milazzo. In quasi un lustro di attività ha formato centinaia di personalità del mondo culturale e fior di professionisti che hanno visto in quella scuola un supporto importante per la loro crescita e per la loro formazione
Milazzo (Me), 24/08/2014 - Oggi però il Liceo è una scuola sola. Una scuola che rischia di scomparire, ridimensionata da un accorpamento che viene invocato in nome di quella spending review, parola ricorrente, ma spesso vuota di significato. Sto seguendo il dibattito che si è sviluppato all’interno della scuola, sì lo ripeto, all’interno della scuola, con dirigente scolastica e consiglio d’istituto che cercano di bloccare questa iniziativa della Provincia.

All’esterno, la città, voglio dire, è assente, silenziosa, anzi direi disinteressata.
E’ Ingiustificato il silenzio delle associazioni culturali della nosta città, le stesse, che qualche anno addietro hanno invitato illustri personaggi nell’aula magna del Liceo Classico Impallomeni, per ricordare l’anniversario del Giurista e Illustre concittadino G.B.Impallomeni , come ingiustificato è il silenzio dei tanti personaggi Milazzesi che da sempre assurgono a detentori del sapere e della storia di Milazzo.

Anzi qualcuno quasi concorda con lo spostamento della scuola. Magari si criticano alcune scelte della dirigenza e vige il principio del tanto peggio, tanto meglio, ma alla luce dei fatti emerge che solo la Dirigente con i suoi docenti stanno lottando perché il Liceo Classico simbolo della cultura Milazzese rimanga li nella storica sede di via Risorgimento.

Quello che però mi amareggia è il silenzio delle istituzioni. Nessuno a prendere posizione in difesa di un simbolo della città, in difesa della propria città. Oggi tocca al liceo, domani può toccare a qualche altra cosa. Chi rappresenta la città dovrebbe trovare una soluzione, dovrebbe difendere quell’edificio che qualcuno prima di lui ha messo a disposizione della scuola dandolo in comodato gratuito alla Provincia proprio perché ospitasse il Liceo Classico, non una succursale di periferia!

Chi ha voluto cancellare il Consiglio Comunale, un organo che rappresenta i cittadini e che sono convinto sarebbe intervenuto in modo deciso nei confronti della Provincia per evitare queste decisioni che vengono assunte all’interno di quattro mura visto che anche lì – in questo caso per una legge ad hoc – è stato soppresso l’ente Provincia e oggi ogni cosa è nelle mani di un commissario. Anche in questo caso sono certo che i rappresentanti del nostro territorio seduti sugli scranni del Consiglio Provinciale avrebbero ben salvaguardato gli interessi di Milazzo, conducendo azioni politiche mirate a salvare un’Istituzione importante come il Classico di Milazzo.

Oggi invece si continua con gli uomini soli al comando, con la democrazia sempre più compressa, con i cittadini sempre più sfiduciati e lontani dalla politica. Vi sono simboli che nascono e si identificano con la storia della città e non si può cancellare con un colpo di penna al chiuso di quattro mura.

A Milazzo è successo con il dissesto, poi con alcune decisioni che riguardano la portualità e il rischio è che prima della fine della legislatura accade con gli strumenti urbanistici. Ma non voglio soffermarmi su questo. Oggi l’emergenza si chiama Liceo Classico e le notizie di un rinvio al prossimo anno dello spostamento della sede non devono farci stare tranquilli. Occorre mobilitarsi, occorre pretendere un intervento concreto e risolutivo di chi oggi amministra chiuso all’interno del Palazzo. Accettare passivamente ogni cosa significa non solo incapacità politica, ma anche determinare una situazione di decadenza che i Milazzesi non possono sopportare.

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