Firenze, 8 agosto 2014 - Questa mattina presso il Ministero della Giustizia, Avviso Pubblico, rappresentata dal Coordinatore nazionale, Pierpaolo Romani, ha partecipato al tavolo di confronto sulla riforma della giustizia, convocato dal Ministro Andrea Orlando. “Al Ministro abbiamo manifestato il nostro apprezzamento per aver voluto un confronto con la nostra Associazione sulla riforma della giustizia - ha dichiarato al termine dell'incontro Romani - Una riforma complessa, ma indispensabile per accrescere la fiducia dei cittadini nello Stato, per rafforzare la credibilità dell'Italia a livello internazionale, per contrastare mafie, corruzione e malaffare nonché, da ultimo, per recuperare risorse economiche illecitamente sottratte alla collettività ed impiegarle per rilanciare lo sviluppo del nostro Paese e le politiche sociali.
Riduzione dei tempi dei processi, semplificazione e razionalizzazione normativa, certezza della pena, insieme alla salvaguardia dei principi di autonomia ed indipendenza della magistratura, sono per Avviso Pubblico dei punti di riferimento imprescindibili della riforma della giustizia.
Delle dodici proposte in cui si articola la riforma - ha continuato Romani - Avviso Pubblico si è concentrata in modo particolare su quella riguardante gli "Strumenti normativi contro la criminalità economica".
Al Ministro abbiamo consegnato un appunto specifico, in cui chiediamo che si provveda a correggere una serie di criticità che sono emerse dall'applicazione della legge anticorruzione (L. 190/2012) e dalla cosiddetta Legge Severino e a modificare la legislazione in materia di comuni sciolti per sospetto di infiltrazione mafiosa, attingendo dalle proposte contenute nel rapporto governativo intitolato "Per una moderna politica antimafia".
Come hanno evidenziato anche le altre associazioni presenti - Libera, Centro Pio La Torre, Fondazione Chinnici, Falcone e Caponnetto e Fai - per Avviso Pubblico è indispensabile prestare massima attenzione alla riforma dei tempi della prescrizione, nonché a garantire un’adeguata formazione e adeguati strumenti per operare sia ai magistrati che al personale amministrativo e, da ultimo - ha concluso a Romani - ad adoperarsi per un efficace ed efficiente funzionamento della legislazione in materia di beni e aziende confiscate - modificandola laddove necessario - nonché della relativa Agenzia nazionale".
Il Ministro Orlando ha concluso i lavori invitando le associazioni presenti a partecipare ad prossimo incontro di ulteriore consultazione e si è impegnato ad interloquire con il Ministro dell'Interno per quanto concerne la tematica dei beni e delle aziende confiscate.
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