Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

TAORMINA: ARRESTATO MOHAMED, LA FURIA DEL MAROCCO SCATENATO CONTRO IL 118

12/08/2014 - La notizia è già apparsa su alcuni quotidiani visto il grave allarme sociale causato e la crudezza di alcuni dettagli dell’episodio tuttavia vale la pena approfondire la particolare vicenda che ha avuto inizio nella prime ore di domenica e portato i suoi strascichi fino alla mattinata di lunedì. Nella mattinata del 10 agosto i Carabinieri della Compagnia di Taormina hanno tratto in arresto per lesioni gravi, violenza e resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento il marocchino El Arbaoui Mohamed classe 75, residente Taormina. L’uomo, dopo una nottata un po’ movimentata aveva presumibilmente esagerato con l’uso di sostanze alcoliche, raggiungendo uno stato di grave alterazione psicofisica.

La pattuglia della Radiomobile, su ordine della centrale operativa, veniva inviata in via di Porta Catania a seguito di numerosissime segnalazioni da parte di alcuni cittadini. Infatti, era stata segnalata la presenza di un cittadino extracomunitario animato da incontrollabile violenza, che con calci e pugni stava danneggiando le vetture in transito. Ad una di esse aveva persino rotto il parabrezza. Giunti sul posto i Carabinieri individuavano tempestivamente El Arbaoui, il quale, anche alla presenza dei militari non dimostrava alcuna atteggiamento collaborativo anzi dimostrava sempre maggiore violenza. Anche in ragione dello stato di alterazione, l’uomo si scagliava con forza contro uno dei militari causandogli alcune lesioni. Ben più gravi sarebbero state però le conseguenze per un operatore del 118 intervenuto sul posto.

Dato lo stato dell’arrestato, era infatti divenuto necessario l’intervento del 118. I militari prontamente giunti si erano adoperati con grande professionalità per fornire le prime necessarie cure. L’uomo però, in modo assai repentino si scagliava contro i sanitari proferendo nei loro confronti frasi ingiuriose e minacciose così come già aveva fatto nei confronti dei Carabinieri e degli ignari cittadini. Nel corso della breve colluttazione, come detto, l’uomo colpiva un militare procurandogli alcune lesioni. Con lo stessa violenza e rapidità, mentre un operatore sanitario cercava di tranquillizzarlo, il cittadino marocchino, lo aggrediva mordendolo brutalmente alla mano sinistra. La povera vittima riportava una gravissima lesione alla falange della mano sinistra.

Per i fatti citati i Carabinieri traevano in arresto il violento cittadino marocchino che veniva accompagnato al carcere di Messina per poi fare un passaggio al reparto di psichiatria dell’Ospedale Papardo di Messina, infine nella tarda nottata del 10 l’uomo veniva accompagnato presso la casa di accoglienza di Giardini Naxos. Lì l’uomo ha trascorso le rimanenti ore della nottata per poi essere nuovamente prelevato dai Carabinieri che lo hanno condotto presso il Tribunale per l’udienza di convalida ed il rito direttissimo. L’11 agosto u.s., l’arresto è stato convalidato e l’uomo è stato accompagnato nuovamente presso la stessa struttura, agli arresti domiciliari.

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