Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

CIANCIMINO: DE GENNARO SAPEVA DELLA TRATTATIVA, MESSINA DENARO NON LO CATTURANO PER ACCORDI

05/09/2014 - “Sono convinto che De Gennaro non sia innocente e che sapesse qualcosa della trattativa, perché non lo reputo così superficiale e così stupido da non poter sapere cosa stava succedendo, visto che i magistrati hanno anche di fatto inquisito personaggi come Parisi, Scalfaro, La Barbera, che giravano tutti intorno a lui”.
Lo ha dichiarato Massimo Ciancimino, ospite questa mattina del programma “KlausCondicio”, condotto da Klaus Davi e in onda su You Tube (www.youtube.com/klauscondicio).
“De Gennaro – ribadisce Ciancimino - non è uno stupido né uno stolto. E’ anzi un acuto ispettore e sicuramente qualcosa ha saputo, ma non vuol dirlo. Qualora venissi condannato, ne pagherò le conseguenze, ma ne sono convinto”.

“Non credo che Messina Denaro non venga catturato perché introvabile e nemmeno verrà catturato perché lo tradirà qualche donna. Penso che a farlo catturare sarà un punto debole dello Stato e di questi accordi indicibili che ancora durano”.
Lo ha dichiarato Massimo Ciancimino, ospite questa mattina del programma “KlausCondicio”, condotto da Klaus Davi e in onda su You Tube (www.youtube.com/klauscondicio).

“Messina Denaro l’ho conosciuto: è un uomo molto attento all’immagine, molto curato, a differenza di quelli come mia madre e mio padre, veri paesani. In fondo se la tirano a fare i latitanti, a vivere nella masseria. Ecco perché lui era molto amante delle belle donne e del bel vestire che, poi, all’interno della non cultura mafiosa, questo è un difetto. Parlava inoltre in un siciliano italianizzato”.
Lo ha dichiarato Massimo Ciancimino, ospite questa mattina del programma “KlausCondicio”, condotto da Klaus Davi e in onda su You Tube (www.youtube.com/klauscondicio).
“Ai tempi – racconta Ciancimino - gestivo un negozio ‘Chateau d’Ax’ e sostanzialmente mi chiese di versare il pizzo. Si è presentato con un Mercedes Station Wagon a Marsala, accompagnato da un signore. Mi colpì la sua freddezza: mi guardava dritto negli occhi. Lo mandai a quel paese… Poi mio padre mi disse ‘Hai fatto bene. Messina denaro? Se il padre era un cretino, figuriamoci il figlio…’”.

“Lorusso? E’ un infiltrato che gli consente di mandare questi messaggi”.
Ne è convinto Massimo Ciancimino che, durante l’intervista rilasciata a Klaus Davi per il suo programma “KlausCondicio”, parla in questi termini del rapporto tra il boss pugliese della Sacra Corona Unita e il boss corleonese Totò Riina.
“Lorusso – puntualizza Ciancimino - gli consente facili esternazioni che vengono poi rese pubbliche, gli consente di rendere sempre pubblici quelli che sono i suoi pensieri. C’è qualcosa che non quadra: io credo che ci siano in Italia soggetti ai quali interessano queste esternazioni”.

Carlotta Asti

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