Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

FURNARIARTE: FINO AL 14 SETTEMBRE A FURNARI C’È VERAMENTE DI TUTTO

Dal 28 agosto al 14 settembre, la prima rassegna FURNARIARTE, ospitata nella cittadina del Messinese. Mostre collettive e personali, abiti e gioielli delle nobildonne siciliane, musica popolare e jazz d’autore, lirica e cantautorato, trovano spazio in un antico palazzo nobiliare restaurato e inaugurato durante la rassegna. Dal ritorno dei Taberna Mylaensis a Fausto Mesolella, da Beppe Cubeta ad una Carmen multimediale. La direzione artistica è di Saverio Pugliatti

Furnari (Me), 03/09/2014 - C’è veramente di tutto nel primo cartellone di FURNARIARTE, un progetto ambizioso, messo a punto dal Comune messinese, guidato dall’avvocato Mario Foti, che ha deciso di restaurare e restituire alla comunità l’antico palazzo settecentesco dei principi Marziani, famiglia dell'aristocrazia siciliana che di fatto governò a lungo sul paese. Il palazzo, che ospita un maestoso affresco a mosaico (anch’esso recuperato) fu edificato all’inizio del XVIII secolo, divenne poi caserma dei Carabinieri e scuola elementare. Da giovedì prossimo (28 agosto), giorno della sua inaugurazione a cui parteciperà il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, il palazzo diventerà il centro culturale di Furnari. Per l’inaugurazione saranno aperte due mostre, “Fragili equilibri”, sculture di Sara Teresano; e un’esposizione di abiti, accessori e gioielli provenienti dal Museo della Storia e del Costume che lo scenografo Pippo Miraudo ha creato a Mirto.
Abiti e accessori di una delicata nobildonna siciliana di inizio ‘900: dal mattino alla sera, dai messali in avorio ai ventagli di piume di struzzo, dai completi da passeggio alle mise da teatro. Il 4 settembre sarà invece inaugurata, nelle sale di Palazzo Marziani, “Figurazione Nuova”, un unico progetto artistico a cura di Saverio Pugliatti, formato dalle mostre personali di Antonello Bonanno Conti, Sebastiano Messina, Togo, Michele D’Avenia e Sara Teresano, oltre all’esordiente Adriano Bertazzone. Il riferimento di fondo è l’attualizzazione del movimento artistico degli anni ’60, Nuova Figurazione, di cui fece parte anche Renato Guttuso. Testi critici e presentazione di Stefania Petrillo (Università di Perugia). Le mostre sono aperte fino al 14 settembre. Orari: 18/24, ingresso libero.
A metà settembre verrà consegnato il premio Levriero d’oro – dal nome dell’animale che padroneggia lo stemma di Furnari - ad un personaggio che ha portato alto nel mondo il nome della Sicilia. In questa occasione verrà anche scoperta la scultura “Mater” di Bruto Pomodoro, scultore milanese figlio di Giò Pomodoro. L'opera, realizzata dall’associazione Fabbri d'Arte, è stata donata al Comune di Furnari che ha dato una sede all’associazione e, per volontà del sindaco Mario Foti, offrirà anche uno spazio alla prossima scuola di formazione per divenire fabbro d’arte. FURNARIARTE già da quest’anno toccherà tutte le sezioni – arte, musica, cinema, food – che la comporranno nelle prossime edizioni, come deciso dall’amministrazione Foti. Già per l’inaugurazione di Palazzo Marziani è prevista la degustazione di prodotti tipici del territorio di Furnari, nel quale esistono numerose aziende produttrici di olio, vino, miele, formaggi, conserve, prodotti ittici, sul cui sviluppo punta l’amministrazione. FURNARIARTE promette comunque di andare avanti e di puntare alla nascita di una fondazione che avrà il suo centro a Palazzo Marziani e nel vicino Teatro Comunale, da tempo realizzato e mai utilizzato.
Dopo l’inaugurazione delle mostre e del palazzo, giovedì 28 agosto, è in programma un concerto di Luciano Maio, leader dei Taberna Mylaensis, accompagnato dal polistrumentista messinese Antonio Vasta, da Antonio Putzu (fiati) e Francesco Bongiorno (percussioni). Un vero ritorno nel Messinese, quello di Luciano Maio (voce e plettri), ormai trapiantato in Olanda: a lui il sindaco Foti ha chiesto di recuperare gli antichi Canti di Furnari che nel 1975 furono registrati da Melo Freni per la Fonit Cetra, dal gruppo dei Cavernicoli. Brani tradizionali di autore ignoto, fedeli alle originali cantate dai contadini, riarrangiate in maniera originale. Tra tutte, "Chiangiunu l'occhi me, ran chiantu fannu" che Luciano Maio riproporrà accanto ai pezzi più noti dei Taberna Mylaensis, alcuni dal cd del 2004, “E vinniru du mari. Federicu".

IL PROGRAMMA

Giovedì 28 agosto. Inaugurazione di Palazzo Marziani e delle due mostre.
Concerto di Luciano Maio dei Taberna Mylaensis. Ingresso libero.

Venerdì 29 agosto. Palazzo Marziani, ore 21,30.
La “Carmen” di Bizet nell’allestimento multimediale dell'Associazione Sicilia, Arte, Cultura di Riposto, regia di Roberto Cresca. Biglietti: 11/16 euro.

Palazzo Marziani, ore 21,30. Ingresso gratuito
31 agosto: Fausto Mesolella solo guitar. Ingresso gratuito.
1 settembre. Concerto lirico. Il soprano Maria Dragoni e il tenore Roberto Cresca accompagnati al piano da Gianfranco Pappalardo Fiumara.
7 settembre. Concerto di Beppe Cubeta, festa patronale di Furnari .
9 settembre. “Flatus Vocis”, performance musico-filmica per voce e fiati, in un atto unico. Immagini, recitazione di aforismi e musiche suonate dal vivo dal flautista Fabio Sodano, componente dei Kunsertu. Regia di Salvatore Presti.
10 settembre. The Jazz Triton Ensemble.
11 settembre: Concerto dedicato alla Spagna del Trio De Falla. Musiche di Piazzolla.
13 settembre. V Mostra/Concorso fotografico "Sicilia, terra di ..."; concerto La Rappresentante di Lista con la Banda alle Ciance - a cura dell'Associazione Furnarese Azimut 360°

LE MOSTRE

“Fragili equilibri”, sculture di Sara Teresano.
Palazzo Marziani
28 agosto – 14 settembre
Orari: 18 - 24
Sara Teresano cerca pezzo dopo pezzo, lungo fiumare e spiagge, cave sperdute e dirupi impraticabili, i suoi frammenti di alabastro, marmo, pietra lavica, arenaria e granito, gli stessi che poi daranno vita alle sue sculture raffinate e ricercate, piccoli corpi pensanti che schiacciano l’occhio alle figure umane, certo, ma fuggono subito verso un limbo dove tutto è possibile. Diversi i pezzi esposti a Palazzo Marziani, che fanno parte della sua produzione più recente.

Il guardaroba di un’aristocratica siciliana di inizio ‘900
Palazzo Marziani
28 agosto – 14 settembre
Orari: 18 - 24
Si parte dall’intimo, e dunque biancheria, vestaglie, corpetti con le stecche di balena, cuffie, guanti, tutto realizzato da sartorie siciliane; poi i vestiti: abiti da matinée, completi da passeggio, pomeridiano, cocktail e da gran soirée. Esposto anche un abito da sposa completo del 1910 di sartoria palermitana, in raso di seta e tulle. E ancora, ventagli, messali in avorio, gioielli adatti alle diverse ore, cartamodelli e riviste di moda francesi del periodo. Esposta anche una foto originale di Donna Franca Florio.

“Figurazione Nuova”
Palazzo Marziani
4-14 settembre
Orari: 18 - 24
La collettiva “Figurazione Nuova” è curata da Saverio Pugliatti, e raccoglie sculture e tele di Antonello Bonanno Conti, Sebastiano Messina, Togo, Michele D’Avenia e Sara Teresano, oltre all’esordiente Adriano Bertazzone. Testi critici e presentazione di Stefania Petrillo (Università di Perugia).


FURNARI (Messina)

Verso la fine del XIV secolo, Filippo Furnari ottenne da Federico II, in cambio dei servizi a prestati, il titolo di barone di un territorio – con un borgo preesistente già in età romana e bizantina - dove costruì un castello, fondando il borgo feudale che, per oltre quattro secoli, fu governato dai suoi discendenti. Nel 1691 i Furnari vendettero la terra ai Marziano, che ne conservarono il possesso fino al 1819, quando furono aboliti i diritti feudali e Furnari iniziò la sua vita di Comune. Il titolo di Principi di Furnari fu attribuito anche a un ramo della nobile famiglia palermitana dei Notarbartolo.

La leggenda di Furnari.
Lo stemma, adottato dal Comune all'atto della sua costituzione nel 1819, è l'unico legame con la leggenda che vuole Furnari legata agli Altavilla. Una traccia resta persino nell’ Orlando Furioso in cui Ariosto (canto XLI, 30) che recita: “Un can d'argento aver vuole Oliviero, che giaccia, e che la lassa abbia sul dosso, con un motto, che dica: fin che vegna…”.

Il riferimento è alla leggenda secondo cui tal Antonio Furnari, contadino, avrebbe curato e ospitato un levriero ferito da un arciere maldestro, di proprietà di Ruggero II d’Altavilla che glielo affidò, senza spiegare chi fosse. Passarono i giorni, le settimane, i mesi, ma il re non faceva ritorno, come se si fosse dimenticato del suo fedele amico. Antonio Furnari continuò ad allevare il cane, senza cederlo né venderlo, fedele alla promessa. E a tutti, rispondeva che avrebbe tenuto con sé il cane "Finché venga". Un giorno cavalieri e insegne reali annunciarono l’arrivo di re Ruggero che, per ringraziare il contadino della sua fedeltà, lo nominò barone. “Il tuo stemma – disse il sovrano – sarà un cane in campo rosso con la scritta "Finché venga".

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