Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

LUDOVICO ARIOSTO, IN UN DOODLE DI GOOGLE IL 540° ANNIVERSARIO DALLA NASCITA

08/09/2014 - Il 540° anniversario dalla nascita di Ludovico Ariosto diventa un doodle di Google, dai colori bellissimi e dalla grafica ricca di stile e simbologie. Ludovico Ariosto nacque a Reggio nell'Emilia l'8 settembre 1474, poeta e commediografo, scrisse l'Orlando Furioso, volendo simboleggiare una potente rottura dei canoni epocali. La sua ottava, definita "ottava d'oro", rappresenta uno dei massimi della letteratura pre-illuminista.

Ludovico Ariosto fu il primo di dieci fratelli. Suo padre Niccolò, di nobile famiglia, faceva parte della corte del duca Ercole I d'Este ed era comandante del presidio militare degli Estensi a Reggio Emilia.

Alle dipendenze del duca Alfonso, pubblicò la prima edizione dell'Orlando Furioso in quaranta canti nel 1516. L’anno dopo si rifiutò di seguire in Ungheria il cardinale Ippolito, nominato vescovo di Agria, per non trascurare gli studi e per non troncare i legami d’affetto con Alessandra Benucci Strozzi e con la famiglia.

Nel 1521 pubblicò la seconda edizione del Furioso, anch’essa in quaranta canti, con lievi correzioni linguistiche e stilistiche.

Alla morte improvvisa del padre, nel 1500, Ludovico si ritrovò a dover badare alla famiglia; nel 1501 si vide "costretto" ad accettare l'incarico di capitano della rocca presso Canossa ed è a Canossa che, da Maria, domestica che già aveva servito il padre, gli nasce Giovambattista, il primogenito che Ludovico non sarà mai completamente convinto di dover riconoscere come proprio, contestando l'affidabilità di Maria.
L'Orlando Furioso fonde insieme la materia carolingia con quella bretone. Le vicende dei personaggi si intrecciano continuamente, costituendo molteplici fili narrativi tutti armonicamente tessuti insieme. La trama ruota intorno a tre motivi: epico (lotta tra pagani e cristiani), amoroso (passione amorosa di Orlando per Angelica) ed encomiastico (amore di Ruggero e Bradamante dalla cui unione discenderà la Casa d'Este).

Morì a Ferrara il 6 luglio 1533.

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