Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

MIGRANTI: 283 PROFUGHI EXTRACOMUNITARI QUESTA MATTINA AL MOLO MARCONI A MESSINA

Da Prefettura di Messina: Sbarco di migranti questa mattina al molo Marconi
CMessina, 7 settembre 2014 - Sbarco di migranti questa mattina al molo Marconi. Nella mattinata odierna è approdata presso il molo "Marconi" la nave "CHIMERA" dalla quale sono sbarcati N. 283 profughi extracomunitari. Le relative operazioni di screening sanitario e di prima accoglienza coordinate dalla Prefettura sono state assicurate dal personale sanitario (U.S.M.A.F., C.R.I., ASP Messina) nonché dalla forze di polizia territoriale. Gli stranieri hanno trovato ricovero presso le strutture governative di prima accoglienza.
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Un'auto con una tanica di carburante a bordo è stata lanciata la scorsa notte contro la caserma Gasparro nel rione Bisconte a Messina dove dovranno essere alloggiati migranti. Subito dopo sono stati sparati 5 colpi di pistola contro l'auto che si è incendiata. Secondo la polizia sarebbe un'intimidazione per far desistere le istituzioni dal portare nella caserma i profughi perché con la presenza delle forze dell'ordine i criminali non riescono a organizzare lo spaccio di droga.


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