Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

CROCETTA ATTACCA ORLANDO 'IL FORFOROSO' ALLA CONVENTION DEL 'MEGAFONO' A TAORMINA

"Chiunque stia muovendosi per ottenere il commissariamento della Regione Siciliana sarà denunciato per attentato alla Costituzione. Presenterò un esposto alla Procura in cui si fanno i nomi di chi invoca il commissariamento e crea finti dossier". Crocetta attacca senza troppi complimenti Leoluca Orlando: "Una persona che usa lo stesso vestito da vent'anni. Dov'era il 'forforoso' quando c'erano Cuffaro e Lombardo?". E Orlando non perde tempo a formalizzare la sua replica a Crocetta: "La Sicilia ha bisogno di ben altro delle isterie e volgarità di Crocetta". Sulla possibilità di un rimpasto in giunta, Crocetta afferma: Non farò come l'ex governatore Raffaele Lombardo, il rimpasto non ci sarà"

Taormina (Me), 12/10/2014 - Da Taormina, dove si svolge l'assemblea del Megafono, Rosario Crocetta lancia strali contro "chiunque si stia muovendo per ottenere il commissariamento della Regione: sarà denunciato per attentato alla Costituzione" e annuncia che mercoledì presenterà "un esposto in cui si faranno i nomi di chi invoca il commissariamento e crea dossier finti". Crocetta attacca Leoluca Orlando: "Una persona che usa lo stesso vestito da vent'anni. Dov'era il 'forforoso' quando c'erano Cuffaro e Lombardo?". In serata Orlando replica: "La Sicilia ha bisogno di ben altro delle isterie e volgarità di Crocetta".

Quanto all'ipotesi di un rimpasto in giunta, Crocetta spiega che non farà come l'ex governatore Raffaele Lombardo che cambiò decine di assessori, "qualcuno pensa che anche io farò lo stesso? Il rimpasto non ci sarà".

Sulla pagina Facebook del Governatore di Sicilia i commenti sono piuttosto sferzanti. Davide Mercurio scrive: "Crocetta tolga il monopolio su Catania per quanto riguarda la Sicilia, il giornale che giornale non si può chiamare, aiuti ad infrangere questa brutta piaga, Vogliamo altri editori nell'informazione".

Davide Ver: "Siete in via d'estinzione, basta". Peppe Guastella: "A casa. Via!". Stefano Beko: "Sai Crocetta, ti do il voto si il voto ma quando non sai governare devi dare le dimissioni e lasciare il posto a chi è piu capace di te. Con i tuoi tagli ci va soltanto di mezzo la povera gente. Vai a casa".

Piergiorgio Iozia: "L assemblea dei doppi giochisti!". Michele Fallo: "L'assemblea della Rivoluzione della dignità per chi ha creduto dalla sua nascita nel Megafono, come il sottoscritto ... purtroppo in quella sala ci sono anche tanti opportunisti e furbetti... ma il presidente Rosario Crocetta sa benissimo chi vuole veramente far crescere il Megafono e chi invece usa il megafono".

Salvo Randazzo: "Nel Megafono ci sono tantissimi opportunisti che di sinistra non hanno niente... Solo in Sicilia esiste l'anomalia di un movimento (per me è un partito a tutti gli effetti) nel partito (partito nel partito)... Il Partito Democratico è un partito di centrosinistra ed in quanto tale dovrebbe porre fine all'anomalia di un partito satellite gonfio di opportunismo. Rosario Crocetta, 2 anni fa ho votato lei per rappresentarmi a capo della Regione Siciliana ed il Partito Democratico di cui lei è fondatore, per farlo crescere come proposta e non come alternativa a chi vuole salire nel carro del vincitore. Ponga lei fine a quest'anomalia, ricompatti la coalizione facendo un governo politico e si vada avanti per il bene dei siciliani!".

Antonina Butticè: "Io finora da Crocetta non ho visto "bene"...dimettersi sarebbe il vero bene... e basta con gli show!".

Andrea Asta: "Caro presidente Crocetta, sono un giovane ragazzo di 17 anni che vivendo questa realtà in Sicilia non c'è nessun futuro per un giovane ragazzo. Vengo da Piazza Armerina, nella quale sono innamorato della mia città, mi batto per il bene del mio meraviglioso paese, dove lei ha delle origini Piazzesi, dove ci sono persone che lavorano e non vengono pagate da mesi, e tra tante persone che non pagate, una di queste è mio padre. Lei mi sta togliendo sfortunatamente il pane. Togliere un pezzo di pane attraverso una famiglia, la situazione è molto critica. Io credevo in lei, ma mi ha deluso fortemente. Faccia qualcosa per tutto ciò. Lei può dare futuro a noi giovani. Lei può dare lavoro e molto altro. A fine mese paga i stipendi regionali nella massima puntualità. Perché non avere più un pezzo di pane da mangiare la situazione non è affatto felice. Spero che ascolta un giovane ragazzo piazzese. Cordiali saluti! Andrea Asta.

Una domenica a Taormina, presso l'hotel Capo dei Greci, dove si è svolta l'assemblea costituente del Megafono.

"La nostra idea - dicono gli organizzatori in una nota - è quella di radicare il nostro movimento sulla base dei circoli, dei coordinamenti regionali e provinciali sul modello del “Big bang” di Renzi che prevede l'adesione di iscritti e non al Partito Democratico, per trasmettere con forza l'idea della radicale rifondazione della politica siciliana e per creare un nuovo rapporto tra partiti, cittadini e movimenti. Il Megafono rafforza dunque la sua presenza sociale, già fortemente consolidata nelle amministrazioni e nei consigli comunali con un'organizzazione degli aderenti".

"La nostra proposta, inoltre - continuano - non è in contrapposizione al Pd, anzi, per dimostrare il rapporto privilegiato di interlocuzione col Partito Democratico i deputati che si riconoscono nel Megafono presenti all'Ars, si iscriveranno al Pd aderendo al gruppo parlamentare, seguendo l'esempio del fondatore del movimento, Rosario Crocetta. Naturalmente tali valutazioni non necessariamente dovranno essere fatte dai gruppi consiliari locali che sono liberi di scegliere la propria collocazione".

"E' necessario rafforzare in Sicilia un forte movimento democratico, antimafia e autonomista che possa rilanciare l'idea di una Sicilia produttiva in cui il rapporto legalità e sviluppo, sia tutt'uno. Il contrasto avviato col sistema di potere richiede grande unità e nello stesso tempo grande decentramento e partecipazione democratica. Riteniamo che sia necessario all'Ars contribuire a una maggiore tranquillità del sistema di relazioni tra i gruppi e persino mettere fine all'eccessiva frantumazione, che diventa una delle principali cause di divisione politica. La nostra è una scelta dunque di unità del centro - sinistra e del Pd, ma anche di grande richiesta di nuova politica, in sintonia col nuovo corso avviato dal governo nazionale, alla guida del Paese e del Partito".

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