Via il cognome del padre: trapanese ottiene quello della madre e il TAR condanna la Prefettura di Trapani

Via il cognome paterno, giovane trapanese ottiene quello della madre. Il TAR condanna la Prefettura. Un giovane della provincia di Trapani ha vinto la sua battaglia legale contro la Prefettura, ottenendo il diritto di sostituire il cognome del padre con quello della madre.  18/10/2025 - Il Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R. Sicilia – Palermo), con sentenza del 16 ottobre 2025, ha dichiarato la cessazione della materia del contendere dopo che la Prefettura ha fatto marcia indietro, ma ha anche inflitto una dura condanna al pagamento delle spese processuali all'amministrazione. La vicenda ha inizio nell'ottobre 2021, quando il giovane inoltra l’istanza per la modifica del cognome.  La risposta, tuttavia, arriva solo nell’aprile 2023, con un decreto di rigetto da parte della Prefettura di Trapani, che motivava la decisione sottolineando il "carattere eccezionale" del cambiamento, ammesso solo in presenza di "situazioni oggettivamente rilevanti" e "...

IMPIGNORABILITÀ PRIMA CASA: IMPOSSIBILE L'APPROVAZIONE PER LA MANCANZA DEL NUMERO LEGALE ALL'ARS

Approvati, nella seduta di martedì 30 settembre, tutti gli articoli del disegno di legge recante “Norme in tema di impignorabilità della prima casa e di beni mobili e immobili; non è stato possibile procedere all'approvazione finale di tale legge per la mancanza, in aula, del numero legale
Palermo, 02/10/2014 – L'Assemblea regionale siciliana (Ars) ha approvato, nella seduta di martedì 30 settembre, tutti gli articoli del disegno di legge recante “Norme in tema di impignorabilità della prima casa e di beni mobili e immobili strumentali all'esercizio di imprese, arti e professioni e di riforma del sistema di riscossione esattoriale”.

A comunicarlo è il Vicepresidente nazionale di "Avviso Pubblico" Piero Gurrieri, estensore del testo legislativo e coordinatore della Conferenza dei sindaci costituitasi nella primavera del 2013, che ha espresso “soddisfazione per tale approvazione”.

"Ma è francamente sorprendente che nella seduta di ieri, 1 ottobre, non sia stato possibile procedere all'approvazione finale di tale legge per la mancanza, in aula, del numero legale. Pur trattandosi di una legge che, una volta approvata dall'Ars, dovrà essere esaminata dal Parlamento italiano, ritengo che le immagini di un'aula quasi del tutto deserta, fatta eccezione per una ventina di deputati, rischiano di risultare incomprensibili, quando non, addirittura, offensive per milioni di siciliani cui sono, peraltro, mostrate in streaming sul sito istituzionale dell'Ars.

Penso, però, che anche coloro i quali non sono stati presenti siano, comunque, coscienti dell'impossibilità di attardarsi ulteriormente, dato che la Sicilia è ormai allo stremo. Spero che non debba risultare necessario un appello a garantire la presenza alla prossima seduta Ars dell'8 ottobre perché essa, dopo ben tre rinvii, possa finalmente concludersi con la definitiva approvazione di questo disegno di legge fortemente condiviso dai Comuni e dai territori”.



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