Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro

Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro.  Una dipendente dell’Ufficio del processo presso il tribunale di Catania ha chiesto e ottenuto la proroga del distacco presso un’altra sede lavorativa, a tutela della sua incolumità. 8 mag 2024 - Dopo essere stata assunta a tempo determinato, la dipendente è stata vittima di violenze, regolarmente denunciate, che l’hanno costretta a chiedere il distacco dalla propria sede lavorativa perché non si sentiva più al sicuro. Il Tribunale di Catania le aveva però concesso il distacco fino a settembre 2024. Nel frattempo, la donna aveva denunciato altri reati contro la sua persona e il ritornare nella sede assegnatagli avrebbe messo a serio repentaglio la sua incolumità. Per tale ragione si è rivolta allo studio legale Leone-Fell & C. per ottenere la necessaria tutela. “Vista la gravità della situazione, abbiamo inoltrato un’istanza al ministero di Giustizia – spiegano i legali Francesco Leone, Simona Fell e Davide Marceca ch

S. AGATA MILITELLO E MESSINA: STALKER SERIALE E 'SEMPLICE' IN MANETTE PER ATTI PERSECUTORI 'SENTIMENTALI'

Sant’Agata Militello: Arrestato dalla Polizia Stalker seriale
Messina, 15/10/2014 - Gli agenti del Commissariato P.S. di Sant’Agata di Militello, hanno tratto in arresto un ventiquattrenne noto all’Ufficio di Torrenova (ME), ritenuto responsabile dei reati di atti persecutori nei confronti di una donna alla quale era legato da relazione affettiva, con danneggiamento aggravato. I poliziotti, nel pomeriggio di ieri, sono intervenuti in Piazza Duomo, a seguito di una segnalazione telefonica di un atto di persecuzione e danneggiamento di autovettura.

Ai poliziotti giunti sul posto, la vittima riferiva, di aver parcheggiato l’auto, in quella Piazza per andare a prendere la figlia a scuola, ed al suo ritorno si accorgeva che qualcuno ne aveva sfondato il parabrezza. Gli immediati accertamenti effettuati, le dichiarazioni acquisite da diversi testimoni hanno permesso di appurare che era stato l’ex compagno della vittima, a mani nude, a distruggere il parabrezza dell’auto. Gli agenti hanno, inoltre, verificato che la vittima, da mesi, subiva vari atti persecutori quali sms di minacce e danneggiamenti vari.

Il giovane, quindi, accertata la condotta reiterata nel tempo, seriale e dolosa, veniva rintracciato e tratto in arresto per stalking e danneggiamento aggravato e, su disposizione dell'A.G., trattenuto presso le camere si sicurezza, in attesa di essere giudicato stamani con rito direttissimo.
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Stamani, gli agenti della Squadra Mobile hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari, emessa dal GIP presso il Tribunale di Messina, a carico di un trentunenne messinese, in quanto ritenuto responsabile di aver compiuto reiteratamente atti persecutori, con minacce e molestie, nei confronti di una donna, mediante insistenti contatti, anche notturni, sia telefonici che sul noto social network Facebook.

In particolare, lo stalker ha inviato alla vittima, in un periodo compreso tra lo scorso aprile e fino a tempi recentissimi, messaggi ingiuriosi e gravemente minacciosi, giungendo in ultimo ad inoltrare fotografie ritraenti donne sgozzate.

Conosciuto occasionalmente, nel 2012, lo stalker aveva iniziato a fare alla vittima dei semplici complimenti, giungendo a fare, nei successivi incontri, delle battute talvolta inopportune. Tuttavia, cessate le sporadiche occasioni di incontro, mai agevolate da parte della donna, lo stesso, a partire dal giugno 2013, ha iniziato ad importunarla con sms e con messaggi sul profilo Facebook che, a partire dall’aprile 2014, si sono evoluti in vere e proprie persecuzioni telematiche.
Le indagini, esperite con estrema rapidità, hanno evidenziato come la ripetitività, l’insistenza ed il tenore sempre più rabbioso, violento e minaccioso dei messaggi inviasti alla vittima, costituiscono un quadro sintomatico di una vera e propria ossessione, soprattutto se si tiene conto che non vi era stata alcuna relazione affettiva.

La vittima ed i suoi familiari, a causa di tali reiterate molestie che hanno invaso la sua sfera privata, è stata costretta, nel timore di incorrere in più gravi rischi, a modificare le proprie abitudini, limitando i propri spostamenti e subendo una forte limitazione della propria vita di relazione. La donna, infatti, era ormai caduta in un profondo stato di prostrazione, a causa del clima di terrore e di ansia in cui era stata costretta, suo malgrado, a vivere.

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