Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

STRAGE DI LAMPEDUSA: IN TUTTE LE SCUOLE SICILIANE BRACCIALETTI GIALLI PER RICORDARE CON DOLORE E RABBIA LA STRAGE

Stamattina, di fronte agli istituti superiori di tutta l'Isola, la Rete degli Studenti Medi Sicilia ha distribuito braccialetti gialli per ricordare con dolore e rabbia la strage di Lampedusa dell'anno scorso, il disastro che, quel maledetto 3 Ottobre 2013, strappò la vita a 366 Migranti
Palermo, 03/10/2014 - A illuminare quella notte di dolore fu proprio il rogo del peschereccio, provocato dall'assistente del Capitano. Da lì, lo stato italiano intraprese l'esperienza fallimentare di Mare Nostrum, operazione umanitaria che si proponeva di monitorare i flussi clandestini ma che riusciva a fatica ad arginare un problema ben più grande, una storia di sangue, dolore, urla, paura.
Nell'Agosto 2014 l'operazione Ma
re Nostrum sarebbe stata sostituita dalla "Frontex Plus", attraverso cui l'UE proponeva di operare il coinvolgimento internazionale degli stati interessati alla questione, tra cui Francia, Spagna,Germania.

Per tutelare i diritti umani di chi perde la vita ogni giorno nei nostri mari, però, è necessario strutturare un serio progetto di respiro Europeo che renda partecipe non solo gli stati bagnati dal Mediterraneo, ma che tolga le bende dagli occhi a tutti i paesi dell'Unione, perché si cominci a costruire, col tempo, proprio quel modello di Europa di cui parliamo da tempo: crediamo in un' Europa che tuteli i diritti umani, che non discrimini e che non rigetti chi affolla le nostre coste alla ricerca di opportunità, parità di diritti, pace, tolleranza, solidarietà, lavoro.

"Oggi, come ieri, come domani, migliaia di uomini, donne, bambini attraversano i nostri mari, alla ricerca di opportunità, pace, lavoro, o semplicemente in fuga da un mondo che li tratta come animali da macello," dichiara Andrea Manerchia, coordinatore Regionale della Rete degli Studenti Medi. "Non possiamo tollerare che, ancora oggi, siano permesse tali violazioni dei diritti umani, non possiamo tollerare che la società si metta le mani sugli occhi, tentando di occultare a fatica una responsabilità enorme. Chiediamo giustizia, chiediamo umanità, chiediamo dignità. "

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