Mobilità assistita per i disabili nei porti della Sicilia: una norma innovativa in Italia, aree di attesa con servizi igienici accessibili, carrozzine, montascale

Finanziaria, Caronia:  “Mobilità assistita per i disabili nei porti.  Sì della commissione Bilancio a norma innovativa in Italia”.  La norma prevede aree di attesa con servizi igienici accessibili, carrozzine, montascale e golf-car; accompagnamento personalizzato dall’ingresso del porto fino all’imbarco, percorsi tattili e segnaletica integrata. Convenzioni della Regione con l’Autorità di sistema portuale della Sicilia.   Palermo, 4 dic 2025 – Dotare tutti i porti marittimi siciliani di servizi di accoglienza, informazione e assistenza per i disabili e i passeggeri a mobilità ridotta, come gli anziani (Prm), che arrivano, partono o transitano. Via libera della commissione Bilancio dell’Ars a un emendamento della Finanziaria proposto da  Marianna Caronia , deputato regionale di Noi Moderati: una norma innovativa in Italia, perché al contrario degli aeroporti nazionali e mondiali, dotati ormai da anni di servizi e confort per anziani e disabili, i porti ne sono in...

STRAGE DI LAMPEDUSA: IN TUTTE LE SCUOLE SICILIANE BRACCIALETTI GIALLI PER RICORDARE CON DOLORE E RABBIA LA STRAGE

Stamattina, di fronte agli istituti superiori di tutta l'Isola, la Rete degli Studenti Medi Sicilia ha distribuito braccialetti gialli per ricordare con dolore e rabbia la strage di Lampedusa dell'anno scorso, il disastro che, quel maledetto 3 Ottobre 2013, strappò la vita a 366 Migranti
Palermo, 03/10/2014 - A illuminare quella notte di dolore fu proprio il rogo del peschereccio, provocato dall'assistente del Capitano. Da lì, lo stato italiano intraprese l'esperienza fallimentare di Mare Nostrum, operazione umanitaria che si proponeva di monitorare i flussi clandestini ma che riusciva a fatica ad arginare un problema ben più grande, una storia di sangue, dolore, urla, paura.
Nell'Agosto 2014 l'operazione Ma
re Nostrum sarebbe stata sostituita dalla "Frontex Plus", attraverso cui l'UE proponeva di operare il coinvolgimento internazionale degli stati interessati alla questione, tra cui Francia, Spagna,Germania.

Per tutelare i diritti umani di chi perde la vita ogni giorno nei nostri mari, però, è necessario strutturare un serio progetto di respiro Europeo che renda partecipe non solo gli stati bagnati dal Mediterraneo, ma che tolga le bende dagli occhi a tutti i paesi dell'Unione, perché si cominci a costruire, col tempo, proprio quel modello di Europa di cui parliamo da tempo: crediamo in un' Europa che tuteli i diritti umani, che non discrimini e che non rigetti chi affolla le nostre coste alla ricerca di opportunità, parità di diritti, pace, tolleranza, solidarietà, lavoro.

"Oggi, come ieri, come domani, migliaia di uomini, donne, bambini attraversano i nostri mari, alla ricerca di opportunità, pace, lavoro, o semplicemente in fuga da un mondo che li tratta come animali da macello," dichiara Andrea Manerchia, coordinatore Regionale della Rete degli Studenti Medi. "Non possiamo tollerare che, ancora oggi, siano permesse tali violazioni dei diritti umani, non possiamo tollerare che la società si metta le mani sugli occhi, tentando di occultare a fatica una responsabilità enorme. Chiediamo giustizia, chiediamo umanità, chiediamo dignità. "

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