Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

TINDARI, DUE PERSONE ARRESTATE IN FLAGRANZA PER FURTO NEL SANTUARIO

 Continua l’attività di controllo da parte dei Carabinieri finalizzata alla repressione e prevenzione dei reati predatori. Numerosi fedeli avevano segnalato la presenza sospetta di questi soggetti già alle prime ore del mattino. Prese di mira le cassettine di raccolta denaro

Tindari(ME), 14 ottobre 2014 - Il Santuario del Tindari richiama quotidianamente migliaia di fedeli, i quali, per devozione alla Madonna, effettuano numerose donazioni in denaro nelle cassettine di raccolta delle offerte dislocate in vari punti all’interno del luogo di culto. Proprio queste cassette di raccolta delle offerte sono state prese di mira da parte di due soggetti originari del catanese, PIACENTI Mario, cl. 1964, e DI MAURO Ferdinando, cl. 1956, entrambi con vari precedenti di polizia.

Numerosi fedeli frequentatori abituali del Santuario avevano segnalato la presenza sospetta di questi soggetti già alle prime ore del mattino. Iniziavano quindi quotidiani servizi di appiattamento da parte dei militari dell’Aliquota Operativa del NORM di Patti i quali, posizionatisi all’interno del luogo di culto, controllavano le cassettine di raccolta denaro.
Proprio questa mattina, i due sospettati venivano visti arrivare al Santuario e mentre uno dei due fungeva da “palo”, il secondo repentinamente, con l’ausilio di un particolare arpioncino a molla o di nastro biadesivo applicato ad un metro metallico estraeva del denaro dall’offertorio per poi allontanarsi. Terminate le operazioni si allontanavano a bordo della loro autovettura.
Immediatamente venivano fermati dai militari dell’Arma i quali procedevano a perquisizione personale e veicolare. Venivano rinvenuti a bordo dell’autovettura occultati sotto il tappetino di guida circa 600€, mentre, nascosti nel cofano posteriore, venivano rinvenuti i particolari attrezzi utilizzati per i furti: un arpioncino a molla, del nastro biadesivo e due strumenti metri metallici appositamente piegati per far aderire al meglio il nastro.

Scattavano quindi le manette nei confronti dei due soggetti. I reati contestatigli sono il furto aggravato in flagranza in concorso. Su disposizione della locale Autorità Giudiziaria gli arrestati venivano condotti presso i locali della Compagnia Carabinieri di Patti per le formalità di rito, in attesa del rito direttissimo presso il Tribunale di Patti che si svolgerà nella stessa mattinata.

Commenti