Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

BENI CULTURALI: LISTA MUSUMECI, UN DDL INTERVIENE SULLA FRUIZIONE E ISTITUISCE L'OSSERVATORIO PERMANENTE PER LA SICILIA

Palermo 06/11/2014 - Un disegno di legge che istituisce in Sicilia un Osservatorio Permanente sul patrimonio culturale. E' stato presentato all'Ars dai deputati di Lista Musumeci - Gino Ioppolo (primo firmatario) Nello Musumeci, Santi Formica. Il ddl va a colmare l'attuale vulnus normativo nella gestione dei beni culturali, intervenendo sulla catalogazione dei beni artistici, archeologici e monumentali e sul loro stato di conservazione. Prevede un censimento di tutte le sedi museali pubbliche e private, la dettagliata descrizione delle piante organiche e la creazione di un elenco di beni artistici che necessitano di restauro, secondo una scala di priorità e di intervento finanziario.
"Siamo l’Arabia Saudita dei beni artistici ma non sappiamo quantificarne i “giacimenti” scrivono i parlamentari nella relazione al ddl.
"Le ultime stime del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (MiBAC) indicano che nell’ultimo secolo sono stati sottoposti ad apposito vincolo 51.693 immobili, pari a circa 55 mila chilometri quadrati, in altri termini il 18% della superficie del Paese; di questi, oltre il 60% insiste in Sicilia. Si tratta di una porzione, quella siciliana, di gran lunga maggiore di quella esistente in altre nazioni europee". "Siamo titolari di un enorme patrimonio artistico - proseguono i parlamentari dell'opposizione - spesso malamente gestito, ma in grado di offrire un cospicuo gettito alle casse erariali e, soprattutto un grande slancio all’ economia nazionale".

Il disegno di legge va ad integrare la carenza di manutenzione delle aree artistiche ed archeologiche affidate a gestione commissariale, non in grado di programmare interventi e rivisita il ruolo delle soprintendenze e della loro capacità di spesa. L’Osservatorio Permanente della Regione Siciliana per il Patrimonio Culturale, creerebbe le condizioni concrete per la fruizione di tutti i beni artistici e culturali della Sicilia, d’intesa con le Soprintendenze, collaborando con gli enti pubblici di competenza (Università, Comuni, ex Provincie etc.) e i privati, anche attraverso accordi di programma pluriennali. L'obiettivo è ampliare la conoscenza a mezzo di dibattiti pubblici, tavole rotonde, incontri con associazioni e scuole di ogni ordine e grado, perché si qualifichi la coscienza collettiva culturale, organizzare di corsi di formazione nella tutela di beni culturali per vigili urbani, che normalmente sono i primi riferimenti per i turisti, promuovere il sistema delle sponsorizzazioni da parte di istituzioni economiche, bancarie e imprenditoriali, finalizzato al restauro di opere e beni da rendere fruibili, assicurare la migliore e prolungatala fruizione dei beni, dei siti e dei luoghi in genere. I componenti dell'Osservatorio - prevede il ddl - svolgeranno la loro attività a titolo gratuito".



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