Biologi della Sicilia: nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del SSN in ambienti esterni

IL TAR PALERMO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO DA FEDERBIOLOGI E ALCUNE STRUTTURE CONVENZIONATE - CON L’INTERVENTO AD ADIUVANDUM DELL’ORDINE DEI BIOLOGI DELLA SICILIA - ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE PRESTAZIONI SANITARIE A CARICO DEL SSN IN LOCALI ESTERNI ALLE FARMACIE.  22/04/2025 - Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare - anche fuori dai locali della farmacia stessa - i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali ecc.). Nell’ambito dei suddetti giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avv. Girolamo Rubino.  In particolare, l’avv. Rubino - nell’interesse dell’Ordine dei ...

OPERAZIONE "CARONTE", IL PLAUSO DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA AI CARABINIERI

Palermo, 21/11/2014 - «Desidero rivolgere il plauso della Commissione Antimafia Regionale ai Carabinieri dell'Arma territoriale e del Ros che, con il sapiente coordinamento della Procura distrettuale etnea hanno, nella giornata di ieri, condotto questa importante operazione. Il settore del trasporto merci è da sempre stato oggetto di infiltrazioni da parte della malavita organizzata ed il mio auspicio è che si vada fino in fondo in indagini delicate». Lo afferma il presidente della Commissione Antimafia dell'Ars Nello Musumeci, sull'esito dell' operazione "Caronte" che ha portato all'arresto di 23 persone.

L'Operazione Caronte vedrebbe la mafia catanese in affari con i Matacena; le famiglie Santapaola-Ercolano interessati al bussiness del traghettamento tramite  accordi con la ditta Amadeus, riconducibile ad Amedeo Matacena, attualmente latitante a Dubai.
Il clan mafioso si era infiltrato nel settore dei trasporti marittimi e terrestri, dell’edilizia e della grande distribuzione alimentare delle carni. Secondo gli investigatori il clan avrebbe avuto contatti con esponenti politici fondando il Partito degli Autotrasportatori, nel 2008, messosi a disposizione dell’ex presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo.
Lombardo tuttavia non risulta essere indagato per tale vicenda nonostante gli investigatori abbiano preso in considerazione particolarmente la costituzione del Partito nazionale degli autotrasportatori, considerandolo soggetto politico nato proprio per gli interessi della categoria ed incassare i cosiddetti ecobonus.

Nelle attività relative alla commercializzazione delle carni per la grande distribuzione sarebbero emersi invece interessi dell’associazione mafiosa per le aziende di Carmelo Motta, che gestivano le macellerie negli hard discount a marca Fortè, e per le aziende di Giovanni Malavenda, che gestivano le macellerie in numerosi supermercati del gruppo Eurospin Sicilia.

Sequestrate 30 imprese, 7 immobili e 4 autoveicoli a Catania, Palermo e Messina, nonchè nelle province di Napoli, Mantova e Torino.

I nomi degli arrestati nell’operazione “Caronte” della della Dda di Catania

Alfio Maria Aiello, di 55 anni,
Marco Maria Antonio Anastasi, di 27 anni
Rosario Bucolo, di 40 anni,
Sergio Cannavo’, di 41 anni,
Francesco Caruso, di 43 anni,
Vincenzo Enrico Augusto Ercolano, di 44 anni anni,
Francesco Guardo, di 65 anni
Michele Guardo, di 42 anni,
Santo Massimino, di 63 anni,
Carmelo Motta, di 55 anni,
Natale Raccuia, di 41 anni,
Pietro Virga, di 49 anni.

Agli arresti domiciliari:

Orazio Lo Faro, di 40 anni,
Giovanni Malavenda, di 42 anni,
Giovanni Pastoia, di 46 anni,
Luigi Calascibetta, di 68 anni

Il provvedimento restrittivo è stato notificato in carcere a Vincenzo Maria Aiello, di 51 anni, fratello di Alfio Maria, a Bernardo Cammarata, di 42, ad Alfio Catania, di 48, a Mario Ercolano, di 38, cugino di Vincenzo, a Camillo Pulvirenti, di 54, ed a Giuseppe Scuto, di 51“.

Commenti