Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

RAI, LOTITO: «SCIOGLIERE IL CDA E RIPARTIRE CON NUOVE PROSPETTIVE»

Roma, 26 novembre 2014 - Il caos di questi giorni ai vertici della Rai sta confermando l’instabilità della tv di Stato italiana. Il governo, tramite il decreto Irpef del 24 aprile 2014, ha disposto un prelievo, entro la fine dell’anno, di 150 milioni di euro direttamente dalle casse dell’azienda. Già nei giorni scorsi il Direttore Generale Luigi Gubitosi e il Presidente Anna Maria Tarantola hanno provato a mediare inviando una missiva ai ministri Padoan e Guidi. Ieri, però, il consiglio d’amministrazione della Rai ha approvato, con 6 voti favorevoli su 9, un documento che vincola l’azienda a presentare ricorso al Tar o al giudice ordinario.
Una decisione, quella del CdA, che è sfociata in un fiume di polemiche. Gubitosi ha dichiarato la disposizione di fare ricorso «un atto inopportuno»; il ministro Alfano ha parlato di «gesto stupido», mentre il consigliere Luisa Todini – che comunque ricoprirà la carica di presidente di Poste Italiane – ha rassegnato le dimissioni, in polemica con la decisione del Consiglio. A votare a favore sono stati i consiglieri Verro, De Laurentiis, Rositani, Pinto, Tobagi e Colombo. Contrario, oltre alla Todini, anche Luigi Pilati. Unica astenuta: Anna Maria Tarantola.

Sul caos di questi giorni, è intervenuto il Segretario nazionale Rai del sindacato autonomo Cisal Comunicazione, Angelo Lotito, che ha dichiarato «l’inammissibilità di una situazione simile in un momento così delicato quale quello attuale. Se la Rai – ha detto ancora Lotito – e in particolare i vertici dell’azienda si trovano in una situazione simile il problema è serio. Noi di Cisal Comunicazione – ha concluso il Segretario – crediamo che sarebbe più sensato sciogliere il Consiglio di Amministrazione per riformare e rafforzare i vertici dell’azienda, e ripartire con nuove prospettive di sviluppo che, a quanto pare, al momento non possono esistere, poiché a farla da padrona sono le divisioni interne».

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