Rete degli Studenti Medi Sicilia: “Non ci facciamo ingannare da chi insinua di poter risanare questo quadro disastroso emanando linee guida, come il Premier Renzi, le cui promesse rimangono spot mediatici, progetti finora mai portati a termine”…
Palermo, 17/11/2014 - Stamattina a Palermo migliaia di studenti si sono mobilitati per le vie del centro, con l'obbiettivo di far sentire la propria voce in fatto di sistema scolastico, università e livello d'istruzione in occasione della Giornata Internazionale dello Studente.
La manifestazione, che ha visto sfilare un serpentone di ragazzi e ragazze tra i quattordici e i diciannove anni, ha costituito difatti l'unico grande corteo italiano, in una piazza di rabbia e di protesta, ma anche di colori, entusiasmo e tanta voglia di cambiare le cose: tra workshop, dibattiti autogestiti e momenti di confronto itineranti, una delegazione di studenti medi è stata appena ricevuta in Comune, nell'attesa di portare le proprie istanze, posizioni e rivendicazioni al sindaco e alla Giunta.
- E' un momento molto importante tanto per la città di Palermo quanto per la nostra Regione- Esordisce Andrea Manerchia, Coordinatore della Rete degli Studenti Medi Sicilia -Finalmente le istituzioni, dal Governatore Crocetta che ci ha ricevuto il 10 Ottobre al Sindaco Orlando che ci accoglie oggi, decidono di dialogare con chi in questi anni si è visto negare il futuro, di fronte a politiche scolastiche scriteriate e riforme Taglia-Taglia che hanno sortito tutt'altro che un risultato positivo. La scuola italiana è ormai da troppo tempo l'ultimo capitolo di bilancio dell'agenda regionale e nazionale: non possiamo permettercelo.-
- La nostra rivendicazione, ampia, largamente condivisibile, ricca di contenuti, assume una valenza ancora superiore in merito al Capoluogo siciliano - Continua Manerchia - Gli studenti palermitani sono costretti a condurre i propri studi superiori in condizioni precarie, rischiando la vita ogni giorno per la Mala edilizia (il 51% degli edifici scolastici non è a norma secondo Legambiente), tagliati fuori da un Sistema d'Istruzione che privilegia chi ha ed esclude chi non ha.
Non ci facciamo ingannare da chi insinua di poter risanare questo quadro disastroso emanando linee guida, come il Premier Renzi, le cui promesse rimangono spot mediatici, progetti finora mai portati a termine (ricordiamo il miliardo e mezzo da investire sull'edilizia scolastica). Pretendiamo risposte tangibili, concrete e realizzabili, non specchietti per le allodole. -
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