Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

DIFFAMAZIONE. COSTA (FIEG): BENE L'ABOLIZIONE DEL CARCERE, MA RIVEDERE LA COMPETENZA TERRITORIALE

Roma, 9 dicembre 2014 - “L’abolizione del carcere e la non punibilità dei giornalisti in caso di dichiarazioni o rettifiche sono importanti risultati della proposta di legge sulla diffamazione. Sono, invece, da rivedere le disposizioni sulla competenza territoriale e sulla procedura per l’eliminazione di contenuti diffamatori dal web, le modalità delle rettifiche e le multe di importo troppo elevato”.

È il giudizio espresso dal Presidente degli editori, Maurizio Costa, illustrando i contenuti dell’audizione della Fieg presso la Commissione giustizia della Camera svoltasi oggi nell’ambito dell’esame della proposta di legge in materia di diffamazione.

“Il provvedimento costituisce un importante intervento legislativo che, in massima parte, riesce a bilanciare – ha affermato il Presidente degli editori – diversi diritti di rango costituzionale: le libertà di informazione, di espressione, di critica, di cronaca e i diritti della personalità e, in particolare, il diritto all’onorabilità.”

“Gli editori esprimono apprezzamento per il lavoro del Parlamento destinato a rimediare ad una situazione non più sostenibile con una media di 400 procedimenti all’anno nei soli tribunali di Roma e Milano, oltre due miliardi di euro di richieste risarcitorie negli ultimi 10 anni e una durata delle cause di almeno 9 anni.

Gli editori auspicano, poi, che si rivedano i limiti ancora presenti nel testo. In primo luogo, ha concluso Costa, occorre rivedere, per i giornali on line, la competenza territoriale basata sulla residenza della persona offesa, che determinerebbe la proliferazione dei procedimenti penali, tanti quanti i luoghi di residenza dei diffamati, con preoccupanti ricadute sulle possibilità di difesa."

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