Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

IMU PER I TERRENI AGRICOLI, INTERROGAZIONE M5S ALLA CAMERA: IN CONFRONTO DIABOLIK ERA UN PRINCIPIANTE”

Le parlamentari Cancelleri, Lorefice, Grillo e Mannino: “Altra imposta sotto l’albero, ennesima furbata del Governo, l’imu per gli agricoltori in base a criteri altimetrici. In confronto Diabolik era un principiante”
Roma 12 Dicembre 2014 - “Renzi è convinto che uno slogan via tweet, copra le vergogne che il suo governo perpetra ogni giorno. Twitta oh issa, mentre farà pagare l’Imu anche sui terreni agricoli”. A dichiararlo sono le parlamentari siciliane del Movimento 5 Stelle alla camera dei deputati
Azzurra Cancelleri, Marialucia Lorefice, Giulia Grillo e Claudia Mannino che hanno depositato una interrogazione al Ministero dell’Economia in cui denunciano l’iniquità di una nuova tassa che andrà a colpire il già in ginocchio comparto agricolo. “Renzi e soci – spiegano le deputate M5S – hanno introdotto furbescamente una nuova tassa laddove questa non cera, facendo cioè pagare l’Imu anche per i terreni agricoli e mascherando la cosa inventandosi addirittura parametri altimetrici.

Ma andiamo per ordine. Stando al decreto 66/2014 del Governo, sono esenti i terreni agricoli dei comuni ubicati a un’altitudine di 601 metri e oltre, individuati sulla base dell’“Elenco comuni italiani”, pubblicato sul sito internet dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) e tenendo conto dell’altezza riportata nella colonna “Altitudine del centro”; quindi ad esempio, se io ho un terreno ricadente in un comune etneo ad un’altezza di oltre 600 mt, non dovrei pagare l’Imu, ma siccome l’“Altitudine del centro” di Catania è sul livello del mare, io pagherò ugualmente l’imposta. Oltre questa – continuano le deputate M5S – ci sono altre chicche degne del migliore Diabolik. Morale il decreto finirà per colpire in particolar modo i terreni agricoli montani isolani di Sicilia e Sardegna, territori già vessati da mille difficoltà anche di carattere orografico, oltre che produttivo”.

Va inoltre evidenziato che, a pochi giorni dalla scadenza del termine di pagamento previsto, il relativo decreto attuativo non sia stato ancora pubblicato; il ché, oltre a creare non pochi disagi agli stessi enti comunali, viola chiaramente il principio di irretroattività delle norme tributarie sancito dallo Statuto dei diritti del contribuente. Confusione ulteriore, considerando il termine di pagamento per il 16 Dicembre. Per tali ragioni le parlamentari M5S chiedono al Ministero di posticipare l'applicazione della nuova disciplina IMU sui terreni agricoli, anche al fine di consentire l’adeguamento della normativa da parte dei Comuni.

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