"In Sicilia ci sono scuole tanto povere, dove insegnano a leggere e a scrivere, ma con qualche errore di grammatica”. Detto da un grande umorista come Guido Clericetti, l’aforisma fa solo sorridere. A Santa Croce Camerina quella mattina del 29 novembre gli insegnanti avranno annotato l’assenza sul registro di classe: Loris Andrea Stival, assente. Ma il piccolo Loris, 8 anni e basta, non dovrà più giustificarsi. A giustificarsi dovranno essere gli adulti. Perché, come dice Lenny Bruce: “Quando hai otto anni d'età non sono mai affari tuoi”
Santa Croce Camerina (Rg), 07/12/2014 –
“In Sicilia ci sono scuole tanto povere, dove insegnano a leggere e a scrivere, ma con qualche errore di grammatica”. Detto da un grande umorista come
Guido Clericetti, l’aforisma fa solo sorridere, sapendo che non è vero: anche in
Sicilia - infatti - la scuola ha le sue eccellenze. A
Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa, quella mattina del 29 novembre scorso gli insegnanti avranno annotato l’assenza sul registro di classe:
Loris Andrea Stival, assente. Ma il piccolo Loris, 8 anni e basta, ora non dovrà più giustificarsi, nemmeno al cospetto di Dio Onnipotente. A giustificarsi dovranno essere gli adulti. Ciascuno per le proprie colpe, ognuno per le proprie responsabilità. Perché, come dice Lenny Bruce:
"Quando hai otto anni d'età non sono mai affari tuoi”.
L’
istituto comprensivo "Psaumide di Camarina" di Santa Croce Camerina si compone di Scuola dell'Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Sec. di primo grado (
sec. sta per secondaria, ma è meglio non sprecare spazio e tempo nello scrivere). Sul sito web dell’istituto scolastico "Psaumide di Camarina", quello frequentato dal povero Loris Andrea Stival, la prima voce cliccabile è
Organigramma ma
“Non ci sono articoli in questa categoria. Se si visualizzano le sottocategorie, dovrebbero contenere degli articoli”, si legge nella pagina stessa. Niente nomi degli insegnanti - dunque -, niente nome del dirigente scolastico, tuttavia presente sulle circolari varie pubblicate.
Quindi il
Piano dell’Offerta Formativa 2014 - 2015 e il
Mini POF sintetico o
POFFINO scaricabile in pdf. E qua il senso del precario si fa più solido,
errori di battitura e di grammatica sfidano Guido Clericetti a singolar tenzone.
Nella prima di copertina del POFFINO dell’istituto comprensivo statale “Psaumide di Camarina” 2014 – 2015 si legge:
“In esso sono esplicitate le linee ispiratrici dell’azione educativo-didtattica, le articolazioni dell’Offerta Formativa, la natura del contratto formativo, etc."
Che al vaglio della
matita rossa e blu diventerebbe: “In esso sono esplicitate le linee ispiratrici dell’azione educativo-
didattica, le articolazioni dell’Offerta Formativa, la natura del contratto formativo, etc.”
"Il POF rende pubblico e trasparente l’attività della scuola e ha come destinatari privilegiati gli alunni, le loro famiglie, gli Enti locali e gli altri soggetti con i quali la scuola opera."
Che al vaglio della
matita rossa e blu diventerebbe: "Il POF rende
pubblica e trasparente l’attività della scuola".
La Cena di San Giuseppe
Ancora, nel POFFINO della scuola vi è riportato:
“Tutti gli anni a scuola, nel mese di marzo, viene allestita LA CENA. (…) Molte le competenze acquisite dai nostri alunni: dal recupero della conoscenza del proprio territorio al rispetto delle peculiarità ambientali e culturali, dall’intendo di far conoscere a tutti gli alunni il valore e il significato delle nostre tradizioni…
Al vaglio della
matita rossa e blu: “…
dall’intento di far conoscere a tutti gli alunni il valore e il significato delle nostre tradizioni…”.
Intento e non
intendo, insomma.
Poi il POFFINO passa a spiegare la PRESCUOLA e scrive:
"Da la possibilità agli alunni che viaggiano con lo scuolabus e ai figli dei genitori che lavorano di anticipare le attività didattiche alle ore 8.00."
Per la grammatica italiana
DA, DA’ O DÀ sono tre omonimi che nella lingua scritta vengono distinti tramite l’uso dell’apostrofo o dell’accento.
• Da, senza apostrofo né accento, è la preposizione semplice
• Da’, con l’apostrofo, è la 2.a persona dell’imperativo del verbo dare
• Dà, con l’accento, è la 3a persona dell’indicativo presente del verbo dare (è, perciò, corretto scrivere "
La prescuola dà la possibilità agli alunni che viaggiano, etc.).
“Le biblioteche, ricche di testi di diverso genere ma sempre adatti ai ragazzi, - si legge ancora sul POFFINO - contribuiscono all’arricchimento culturale e lessicale…”.
Speriamo. Infine, nell’ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “Psaumide di Camarina” la Circolare n. 088 del 07/12/2014 (domenica, cioè oggi)
OGGETTO: I Consigli di Telefono Azzurro
Come già annunciato durante l’incontro con gli esperti di Telefono Azzurro, che si è svolto
giovedì scorso, 4 dicembre 2014 ( sei giorni dopo la morte di Loris, ndr) nel plesso Falcone Borsellino, in presenza dei rappresentanti dei genitori degli alunni del nostro Istituto e dei docenti della Scuola Primaria, inserisco nel nostro sito, allegate alla presente, le slide proiettate in quella occasione, messe gentilmente a disposizione dalla dott.ssa La Barbera e della dott.ssa Raineri che hanno condotto l’incontro con estrema professionalità e che ringrazio ancora una volta per la disponibilità e la vicinanza a noi tutti. Invito tutti a visionarle prendendo nota dei contatti di riferimento descritti nelle slide ma che riporto di seguito:
1.96.96 IL NUMERO TELEFONICO GRATUITO DEDICATO
www.azzurro.it PER CHATTARE CON TELEFONO AZZURRO dalle 16.00 alle 20.00
116.000 IL NUMERO DEDICATO AI BAMBINI SCOMPARSI
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(Prof.ssa Giovanna Campo)
Firma autografa sostituita a mezzo stampa ex art. 3 comma 2, D.lgs 39/93
Potrebbe trattarsi implicitamente di un modo per dire a docenti, genitori, personale Ata e alunni
“chi sa parli”?
C'è di mezzo la coscienza e non la grammatica. Nè la giustificazione!
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