Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

LORIS STIVAL, GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI SULLA TRISTE VICENDA OGGI A 'STORIE VERE'

Il caso 'irrisolto' di Loris Stival torna nella giornata prenatalizia degli italiani nella puntata di 'Storie Vere', in onda oggi, martedì 23 dicembre alle 10, condotta da Eleonora Daniele: aggiornamenti sul recente fatti di cronaca, con collegamenti in diretta e un servizio dedicato al piccolo Loris
[23/12/2014] - La puntata di Storie Vere, in onda martedì 23 dicembre alle 10.00, condotta da Eleonora Daniele, aprirà con gli aggiornamenti sui più recenti fatti di cronaca, con collegamenti in diretta e un servizio dedicato al piccolo Loris Stival. La seconda parte del programma sarà dedicata ai bambini, con la presenza di Vincenzo Spadafora, Garante dei Diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.

Loris Andrea Stival, venne ucciso per strangolamento lo scorso 29 novembre a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa. La madre del bambino, Veronica Panarello, dopo circa sette ore di interrogatorio venne fermata sospettata di avere ucciso il  figlio, Loris Andrea Stival. Secondo gli inquirenti Veronica, che non ha fatto alcuna ammissione, avrebbe agito da sola.

Per gli inquirenti Veronica, agendo da sola, avrebbe ucciso il figlio Loris in casa, in quei 36 i minuti ai quali bisogna dare spiegazioni: tra le 8,49 e le 9,25 del 29 novembre. Veronica, passando dal garage, avrebbe caricato il corpo di Loris sulla propria Polo nera e si sarebbe diretta al Mulino Vecchio dove lo avrebbe abbandonato. "Non l'ho ucciso io, lui era il mio bambino" ha urlato più volte Veronica Panarello. L'avv. Villardita, difensore della donna ha precisato: “La mia assistita è solo un’indagata e non la colpevole”

Lei ha negato tutto ma con queste accuse, la Procura della Repubblica di Ragusa ha emesso un provvedimento di carcerazione nei suoi confronti.

Ora la Panarello si trova rinchiusa nel carcerere femminile di Agrigento, dopo essere stata in quello di Piazza Lanza a Catan ia.

“La signora Panarello non è colpevole”, - ha dichiarato il suo avvocato difensore Francesco Villardita. Resta il fatto che la Panarello non è stata più rilasciata. Gli interrogatori inizialmente la vedevano persona informata sui fatti e parte lesa nell’omicidio del figlioletto di 8 anni, ucciso barbaramente la mattina del 29 novembre, probabilmente tra le 8,49 e le 9,25, ora in cui il bambino era presumibilmente in casa con la madre.

Sarebbe stata così la madre a stringere la fascetta serrafili attorno al collo del povero bambino, colpevole di chissà quali torti, forse nessuno, certamente nessuno?

La procura di Ragusa al termine di un interrogatorio durato circa 7 ore e trascinatosi fino a notte fonda ha dichiarato Veronica Panarello, mamma di Loris, 26 anni, in stato di fermo, con le gravissime accuse di omicidio aggravato e occultamento di cadavere. Si tratta solo di ipotesi di reato ma sono esattamente quelle che vengono mosse alla 26enne madre di due figlioletti, il maggiore dei quali, Loris Andrea di 8 anni, sarebbe stato ucciso proprio da lei?

Veronica Panarello era stata condotta in Procura intorno alle ore 18 di ieri, 8 dicembre, nel giorno dei festeggiamenti per la ricorrenza del’Immacolata Concezione, come persona informata sui fatti. Ne è uscita nel cuore della notte in stato di fermo e condotta in Questura a Ragusa, a bordo su di un’auto della Polizia, con la terribile accusa di aver ucciso il proprio figlio Loris Andrea di 8 anni gettandolo poi in un canalone di scolo in località Mulino Vecchio di Santa Croce di Camerina.

Davanti al procuratore capo Carmelo Petralia e al sostituto Marco Rota Veronica Panarello ha negato ogni addebito, scagionandosi dall’avere commesso il delitto ma sarebbero gravissimi e inoppugnabili gli elementi e gli indizi in mano agli inquirenti, tali da indurli a dare attuazione al fermo della Panarello.

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