Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

MILAZZO: ARENA DIANA NON ARRIVA LA CONCESSIONE, SINDACO CONTRO IL DEMANIO

19/12/2014 - Il mancato rilascio della concessione da parte del demanio marittimo dell’area Diana, nonostante una richiesta presentata prima dell’estate dal Comune ha indotto il sindaco a richiedere l’intervento dell’assessore regionale Maurizio Croce per porre fine alla situazione di inoperatività, per mancanza di personale qualificato, dell’ufficio periferico di Milazzo.

“E’ assurdo – afferma il sindaco Carmelo Pino – che non si riesca ad esitare la richiesta di concessione avanzata da una pubblica Amministrazione addirittura prima della stagione estiva per lo svolgimento di eventi culturali, sportivi ed artistici, inoltrando anche un sollecito. Un silenzio immotivato e non posso tollerare neppure la giustificazione della carenza di personale. Se l’ufficio di Mi-lazzo non viene messo nelle condizioni di operare lo si chiuda. Non ha senso avere una sede periferica del demanio se poi questo non funziona. E la dimostra-zione sono anche le proteste di tanti privati che non riescono a definire pratiche relative a concessioni dalle quali la Regione incasserebbe peraltro cospicue somme. Questa vicenda dell’arena Diana – prosegue il sindaco - è paradossale visto che andava regolarizzata a monte, ovvero negli anni ’90 quando il Comune chiese l’installazione della tensostruttura.

Negli anni successivi la situazione è rimasta bloccata e la struttura inutilizzata non solo per le condizioni fatiscenti nella quale si trovava ma anche per l’assenza di autorizzazioni da parte del demanio. Solo nel 2011 questa Amministrazione ha riavviato le procedure per ottenere la concessione, sia per la rimozione del tendone o meglio di quello che era rimasto e successivamente è stato chiesto l’utilizzo dell’area libera e della “sala a vetri”, oltre ad altri manufatti per realizzare eventi all’aperto che avrebbero rappresentato un importante volano per la rivitalizzazione ed il rilancio delle attività commerciali del centro storico. Ritenevamo la concessione, non dico una formalità, ma un adempimento di routine ed invece la nostra richiesta ed i nostri solleciti sono rimasti lettera morta. Miope ostruzionismo? A questo punto – conclude Pino – chiedo l’intervento del neo assessore regionale Maurizio Croce per sbloccare questa assurda ed incresciosa situazione. Caso contrario mantenere a Milazzo un ufficio periferico del demanio marittimo in queste condizioni disagiate è davvero inutile”.

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