Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

PORTALETTERE UCCISO DA UN TIR A MESSINA, ARRESTATO IL CAMIONISTA ALLA GUIDA

L’autore del tragico incidente che ieri mattina, alle 6.30 circa, sulla tangenziale A20, ha causato la morte di Nicola Tavilla, 55 anni messinese, è stato rintracciato ed arrestato dagli agenti della Sezione di Polizia Stradale di Messina. Si tratta di un trentanovenne originario di Putignano (Ba), trasferito a Gazzi. Dovrà rispondere di omicidio colposo e omissione di soccorso

Messina, 17/12/2014 - L’autore del tragico incidente che ieri mattina, alle 6.30 circa, al km 9,700 della tangenziale A20, ha causato la morte del 55enne messinese Nicola Tavilla, è stato rintracciato ed arrestato dagli agenti della Sezione di Polizia Stradale di Messina poche ore dopo, alle 09.00 circa, presso l’area di servizio nei pressi dello svincolo di Tremestieri.

Si tratta di un trentanovenne originario di Putignano (Ba), le cui ricerche sono state immediatamente avviate dopo l’incidente dalla Polizia con controlli presso i punti d’imbarco, i lavaggi industriali ed infine proprio presso le aree di sosta. Il tir, alla cui guida, secondo i rilievi e la ricostruzione dei fatti effettuati, il trentanovenne ha tamponato, travolto ed arrotato  Nicola Tavilla, presenta evidenti segni dell’impatto nella parte frontale con tracce compatibili con il sinistro mortale.

Inoltre, dalla documentazione acquisita, è emerso che le ore di guida del conducente, effettuate nelle ultime 24 ore, vanno ben oltre i limiti consentiti dal codice della strada. Sono state infine accertate ulteriori irregolarità in merito l’efficienza del mezzo pertanto posto sotto sequestro, così come il motociclo a bordo del quale viaggiava  Nicola Tavilla.

Dopo l’arresto, i poliziotti, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, hanno trasferito il camionista presso la Casa Circondariale di Gazzi. Dovrà rispondere di omicidio colposo ed omissione di soccorso.


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