Disabilità, l’INPS diviene titolare unico del processo di accertamento

Riforma della disabilità: l’Istituto avvia la seconda fase della sperimentazione dal 30  settembre. Estensione delle nuove modalità di accertamento della disabilità in ulteriori  province, nonché nella Regione autonoma Valle d’Aosta e nella Provincia autonoma di Trento  Roma, 12 settembre 2025 - L’INPS annuncia che, a partire dal 30 settembre 2025, è prevista la seconda fase della sperimentazione della Riforma della Disabilità, prevista dal decreto legislativo n.62/2024, con l’attivazione del nuovo sistema di accertamento della condizione disabilità in ulteriori territori. Dopo il positivo avvio, il 1° gennaio 2025, della prima fase sperimentale, la nuova fase interesserà altre undici province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento. Una delle principali novità introdotte riguarda la nuova modalità di avvio del procedimento di accertamento della disabilità...

SCUOLA E PRECARIATO. SCATTA L’INTERROGAZIONE M5S IN EUROPA

Il Capo delegazione Ignazio Corrao: “La corte di Giustizia Europea fa chiarezza, l’Italia viola le norme UE perché abusa dei contratti a termine ”
Bruxelles 11 Dicembre 2014 - “L’Italia viola le norme europee per l’ennesima volta. Sfortunati protagonisti dell’italica inadempienza, sono questa volta i lavoratori della scuola pubblica, di cui l’Italia ha approfittato rendendoli sempre più precari, in totale spregio della direttiva n.1999 70 CE”. L’eurodeputato siciliano Ignazio Corrao, capo delegazione del Movimento 5 Stelle a Bruxelles ha interrogato l’esecutivo d’Europa sull’anomalia italiana del precariato pubblico nel sistema scolastico, alla luce della recente pronunciamento della Corte di Giustizia Europea (CGUE). Nello specifico, la CGUE, con sentenza del 26/11/2014, rileva che la normativa italiana sui contratti di lavoro a tempo determinato nel settore della scuola è contraria al diritto dell’Unione e che il rinnovo illimitato di tali contratti per soddisfare esigenze permanenti e durevoli delle scuole statali sia ingiustificabile.

“I principi della sentenza spiega Corrao - potrebbero estendersi anche ai contrattisti degli enti locali, dopo che la CGUE ha affermato che esigenze di spesa e considerazioni di bilancio non giustificano l'assenza delle misure dirette a prevenire il ricorso abusivo di contratti di lavoro a tempo determinato. In Italia i precari della PA sono oltre 250.000 e potrebbero vedersi riconosciuto il diritto al risarcimento o alla stabilizzazione. E allora, se la giustizia sta facendo il suo corso, quali sono le soluzioni per i lavoratori, usati sin ora senza le prerogative di legge? C’è una previsione di stabilizzazione e la restituzione di una dignità familiare? La possibile estensione della sentenza ai contrattisti degli enti locali inoltre scatenerebbe una serie di ricorsi con effetto domino disastroso per i comuni, alle prese con ristrettezze di bilancio e patto di stabilità”.

Alla luce di tali considerazioni, l’eurodeputato M5S Ignazio Corrao interroga la Commissione Europea. “Se intende esprimersi riguardo a linee guida e procedure da intraprendere sul trattamento dei lavoratori precari della pubblica amministrazione e se prevedrà procedure straordinarie per garantire la serenità dei lavoratori oltre a misure atte a prevenire l'uso abusivo dei contratti di lavoro a tempo determinato”.

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