Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

SCUOLA E PRECARIATO. SCATTA L’INTERROGAZIONE M5S IN EUROPA

Il Capo delegazione Ignazio Corrao: “La corte di Giustizia Europea fa chiarezza, l’Italia viola le norme UE perché abusa dei contratti a termine ”
Bruxelles 11 Dicembre 2014 - “L’Italia viola le norme europee per l’ennesima volta. Sfortunati protagonisti dell’italica inadempienza, sono questa volta i lavoratori della scuola pubblica, di cui l’Italia ha approfittato rendendoli sempre più precari, in totale spregio della direttiva n.1999 70 CE”. L’eurodeputato siciliano Ignazio Corrao, capo delegazione del Movimento 5 Stelle a Bruxelles ha interrogato l’esecutivo d’Europa sull’anomalia italiana del precariato pubblico nel sistema scolastico, alla luce della recente pronunciamento della Corte di Giustizia Europea (CGUE). Nello specifico, la CGUE, con sentenza del 26/11/2014, rileva che la normativa italiana sui contratti di lavoro a tempo determinato nel settore della scuola è contraria al diritto dell’Unione e che il rinnovo illimitato di tali contratti per soddisfare esigenze permanenti e durevoli delle scuole statali sia ingiustificabile.

“I principi della sentenza spiega Corrao - potrebbero estendersi anche ai contrattisti degli enti locali, dopo che la CGUE ha affermato che esigenze di spesa e considerazioni di bilancio non giustificano l'assenza delle misure dirette a prevenire il ricorso abusivo di contratti di lavoro a tempo determinato. In Italia i precari della PA sono oltre 250.000 e potrebbero vedersi riconosciuto il diritto al risarcimento o alla stabilizzazione. E allora, se la giustizia sta facendo il suo corso, quali sono le soluzioni per i lavoratori, usati sin ora senza le prerogative di legge? C’è una previsione di stabilizzazione e la restituzione di una dignità familiare? La possibile estensione della sentenza ai contrattisti degli enti locali inoltre scatenerebbe una serie di ricorsi con effetto domino disastroso per i comuni, alle prese con ristrettezze di bilancio e patto di stabilità”.

Alla luce di tali considerazioni, l’eurodeputato M5S Ignazio Corrao interroga la Commissione Europea. “Se intende esprimersi riguardo a linee guida e procedure da intraprendere sul trattamento dei lavoratori precari della pubblica amministrazione e se prevedrà procedure straordinarie per garantire la serenità dei lavoratori oltre a misure atte a prevenire l'uso abusivo dei contratti di lavoro a tempo determinato”.

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