Petrolio a 57,49 dollari a barile, Marsiglia: "Il nemico peggiore americano non è solo la Cina, ma l'Italia e l'Europa

QUOTAZIONI PETROLIO A 57 DOLLARI. AZIENDE ENERGETICHE USA IN AFFANNO SU COSTI DI ESTRAZIONE Roma, 9 Aprile 2025 -  Le quotazioni del petrolio  WTI  aprono la mattinata attestandosi in prima contrattazione a  57,49 dollari a barile  nelle prime ore in discesa come da giorni sui mercati internazionali. Anche il greggio di riferimento  BRENT  tocca quota  61,28 dollari a barile . "In America diverse oil companies con prezzi così bassi non riescono a mantenere un  Break-even  (punto di pareggio) sull'operatività aziendale, considerando che si viaggia in un range tra  48 e 62 dollari a barile . In questo momento i  dazi  stanno penalizzando molto più gli stessi Stati Uniti d'America che l'Europa. Sicuramente come dichiarato dal  Presidente Donald Trump  la partita si gioca su  quanta energia l'Europa acquisterà dagli USA " queste le parole del Presidente di FederPetroli Italia -  Michele Marsiglia . Continua...

SMA, SCONGIURATI I LICENZIAMENTI IN SICILIA

Niente licenziamenti, ma ricorso alla mobilità volontaria e incentivata. È questo il risultato dell’accordo firmato fra le organizzazioni sindacali e il gruppo Sma. A renderlo noto è la segreteria regionale della Fisascat Cisl Sicilia

04/12/2014 - “Previsti anche la sostituzione tra genitore e figlio – spiega la Segretaria Regionale Calabrò – e la stipula di contratti di lavoro a tempo indeterminato part time e non di apprendistato come inizialmente previsto dall’Azienda. Inoltre, laddove dovesse essere necessario incrementare il numero delle ore di lavoro si ricorrerà agli impiegati part time. Possiamo ritenerci soddisfatti visto che per la Fisascat, per evitare i 122 esuberi annunciati, gli unici percorsi attuabili erano legati all’esodo volontario e incentivato. Adesso – conclude la Calabrò – bisogna lavorare ad un piano di sviluppo industriale per rilanciare Sma in tutto il territorio siciliano”.

La SMA SPA ha formalmente comunicato alle Organizzazioni Sindacali l'intenzione di voler dare avvio alla procedura di riduzione di personale, ritenendo in esubero 122 unità impiegate sui punti di vendita del territorio siciliano. "Rappresenteremo tutta le nostra contrarietà ai licenziamenti nel corso dell'esame congiunto - afferma la Fisascat Cisl Regionale Sicilia - i percorsi attuabili per la Fisascat sono esclusivamente legati all'esodo volonario e incentivato. Necessita, comunque, trovare soluzioni atte a fronteggiare le riduzioni di fatturato con strategie di rilancio, piuttosto che pensare che la crisi debba essere fronteggiata solo attraverso i licenziamenti. Non è accettabile che a pagare siano sempre i lavoratori. Chiederemo all'azienda, nel corso dell'incontro, il piano industriale atto a ritrovare misure che possano fronteggiare le criticità rappresentate".

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