Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

SMA, SCONGIURATI I LICENZIAMENTI IN SICILIA

Niente licenziamenti, ma ricorso alla mobilità volontaria e incentivata. È questo il risultato dell’accordo firmato fra le organizzazioni sindacali e il gruppo Sma. A renderlo noto è la segreteria regionale della Fisascat Cisl Sicilia

04/12/2014 - “Previsti anche la sostituzione tra genitore e figlio – spiega la Segretaria Regionale Calabrò – e la stipula di contratti di lavoro a tempo indeterminato part time e non di apprendistato come inizialmente previsto dall’Azienda. Inoltre, laddove dovesse essere necessario incrementare il numero delle ore di lavoro si ricorrerà agli impiegati part time. Possiamo ritenerci soddisfatti visto che per la Fisascat, per evitare i 122 esuberi annunciati, gli unici percorsi attuabili erano legati all’esodo volontario e incentivato. Adesso – conclude la Calabrò – bisogna lavorare ad un piano di sviluppo industriale per rilanciare Sma in tutto il territorio siciliano”.

La SMA SPA ha formalmente comunicato alle Organizzazioni Sindacali l'intenzione di voler dare avvio alla procedura di riduzione di personale, ritenendo in esubero 122 unità impiegate sui punti di vendita del territorio siciliano. "Rappresenteremo tutta le nostra contrarietà ai licenziamenti nel corso dell'esame congiunto - afferma la Fisascat Cisl Regionale Sicilia - i percorsi attuabili per la Fisascat sono esclusivamente legati all'esodo volonario e incentivato. Necessita, comunque, trovare soluzioni atte a fronteggiare le riduzioni di fatturato con strategie di rilancio, piuttosto che pensare che la crisi debba essere fronteggiata solo attraverso i licenziamenti. Non è accettabile che a pagare siano sempre i lavoratori. Chiederemo all'azienda, nel corso dell'incontro, il piano industriale atto a ritrovare misure che possano fronteggiare le criticità rappresentate".

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