Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

ARS, SONO 9 I DEPUTATI CON DOPPIO INCARICO 'DICHIARATI', 40 NON RISPONDONO... DI SE'

Bernadette Grasso, sindaco a Caprileone (Me) e Franco Rinaldi, messinese, amministratore di società immobiliari, dichiarano di svolgere i rispettivi ruoli extraparlamentari senza percepire alcun compenso. Giovanni Ardizzone, presidente dell'Assemblea Regionale, presiede pure il Cda della Fondazione Federico II ma di diritto
Palermo, 26/01/2015 - Rosario Crocetta (Pd), Anthony Barbagallo (PD), Giorgio Ciaccio (M5S), Roberto Clemente (Gruppo Misto), Bernardette Grasso (GS), Claudia La Rocca (M5S), Giovanni Panepinto (PD), Franco Rinaldi (PD) e Gianfranco Vullo (PD) sono i 9 deputati eletti all'Assemblea Regionale Siciliana che ricoprono un doppio incarico e percepiscono una indennità per tale incarico extraparlamentare.

Dei 9, tre di loro dichiarano di ricevere un'indennità per l'incarico extraparlamentare svolto, a cominciare dal Presidente Rosario Crocetta che dichiara un introito annuo lordo (extra) di 63.192 euro. Anthony Barbagallo percepisce 62.852 euro annui nella qualità di sindaco di Pedara (Me); Gianfranco Vullo, amministratore unico di una società privata guadagna 3.600 euro, non specificando se mensili o annui.

Fino ad oggi solo 50 dei 90 deputati eletti all'ARS hanno dichiarato gli eventuali altri incarichi ricoperti, oltre a quello di deputato regionale, ma l'amministrazione regionale ha pubblicato sul sito dell'Assemblea Regionale le autodichiarazioni di cui è al momento in possesso, dalle quali si evince che sono 9 i parlamentari con doppio incarico. In ordine alfabetico:
Rosario Crocetta (Pd), Anthony Barbagallo (PD), Giorgio Ciaccio (M5S), Roberto Clemente (Gruppo Misto), Bernardette Grasso (GS), Claudia La Rocca (M5S), Giovanni Panepinto (PD), Franco Rinaldi (PD) e Gianfranco Vullo (PD)

Bernadette Grasso, sindaco a Caprileone (Me) è tra i nove deputati con doppio incarico, come l'on. Franco Rinaldi, amministratore delle società immobiliari Piramide e Paride Srl. Ambedue dichiarano di svolgere i rispettivi ruoli a titolo gratuito, senza percepire alcun compenso.
La sentenza n. 143/2010 ha dichiarato irregolare la legge elettorale siciliana che permetteva ai deputati regionali di amministrare anche i grandi Comuni e le Province.

Un anno e mezzo dopo che la Corte Costituzionale emanò la sentenza Raffaele Nicotra, sindaco di Aci Catena si dimise mentre altri sono rimasti al loro posto, come assessori e presidenti di Provincia rimasti in carica, senza dare applicazione alla sentenza n. 143 dell’aprile 2010. Molti hanno evidentemente giudicato irrilevante la questione della incompatibilità per doppio incarico dei deputati all’Assemblea Regionale Siciliana. In realtà è uno scandalo.

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