Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

CIUCCI (ANAS): "SUL VIADOTTO SCORCIAVACCHE RENZI SBAGLIA QUANDO DICE 'FORTUNATAMENTE NON È SUCCESSO NULLA'"

Sicilia, variante di Scorciavacche, il viadotto costato 13 milioni di euro, inaugurato lo scorso 23 dicembre e crollato a Capodanno per un cedimento strutturale, i cui lavori sono stati progettati ed eseguiti da Bolognetta scpa, un raggruppamento di imprese tra Cmc di Ravenna, Tecnis e Ccc. In una intervista alla web tv dell’Anas, il Presidente Pietro Ciucci parla di "danni lievi". "La strada - spiegato Ciucci - verrà ripristinata dalla società che ha eseguito i lavori. Il danno è quantificato in 200 mila euro che sarà interamente a carico dell'impresa che ha eseguito l'opera. Mi auguro che entro primavera il tratto verrà riaperto". "Non è esatto il tweet di Renzi - ha aggiunto Ciucci - nel punto in cui dice 'fortunatamente non è successo nulla', perché noi abbiamo chiuso molto prima che potesse succedere qualsiasi cosa"

Palermo, 7 gennaio 2014 – Il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, è d'accordo con il tweet del premier Matteo Renzi: “Chi è responsabile pagherà”. "Il tweet di Renzi dice cose condivise, l'ho già detto. Noi stiamo perseguendo e individuando le responsabilità. Chi è responsabile pagherà perché così funzionano le regole". Così il presidente dell'Anas Pietro Ciucci ha commentato il tweet del premier Matteo Renzi sul cedimento del tratto della strada statale 121 ‘Catanese’ in Sicilia, interessata nei giorni scorsi da un "anomalo abbassamento del piano stradale", dopo il sopralluogo di ieri partito dal campo base della ‘Bolognetta scpa’ a Cefalà Diana (zona industriale), in provincia di Palermo.

Il viadotto, costato 13 milioni di euro, è stato costruito dalla "Bolognetta scpa", un raggruppamento di imprese. 13 milioni di euro per costruire il tratto di autostrada inaugurato lo scorso 23 dicembre e crollato a Capodanno per un cedimento strutturale, un difetto di esecuzione che l’Anas contesta al contraente generale: Bolognetta scpa, un raggruppamento di imprese tra Cmc di Ravenna, Tecnis e Ccc, con a capo progetto Pierfrancesco Paglini, con Davide Tironi e il direttore tecnico Giuseppe Buzzanca.

"Non è esatto il tweet - ha aggiunto Ciucci - nel punto in cui dice 'fortunatamente non è successo nulla', perché noi abbiamo chiuso molto prima che potesse succedere qualsiasi cosa".

"Ho detto in questi anni che sono stati stanziati sempre meno fondi per la manutenzione della statali e autostrade. Ci sono viadotti che necessitano di interventi urgenti che sono stati realizzati decine di anni fa, soprattutto in Sicilia dove ci sono 4000 chilometri di strade", ha detto Ciucci.
"In questo ultimo periodo - ha ricordato il Presidente dell'Anas - è stato stanziato un miliardo di euro attraverso le varie leggi e noi li abbiamo tradotti in 550 progetti. Certo servirebbero più risorse per mettere in sicurezza la viabilità".

Massima collaborazione con la Procura di Termini Imerese è stata assicurata oggi dal Presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, durante un sopralluogo sulla variante Scorciavacche lungo la statale 121, nel Palermitano, interessata nei giorni scorsi da un anomalo cedimento del piano stradale, nel tratto compreso tra due viadotti, all'altezza di Mezzojuso.

"E’ successa una cosa che non doveva succedere. Una cosa grave, come ha detto il procuratore di Termini Imerese. Sono qui per rendermi conto di quanto accaduto", ha affermato il Presidente Anas. Ciucci ha precisato che è in corso anche una inchiesta dell'Anas, affidata a una commissione composta da dirigenti interni e da un professionista esterno esperto di geotecnica, per chiarire le cause dell'evento che ha portato alla chiusura al traffico del tratto in questione, a pochi giorni dall’inaugurazione. Al termine dell'inchiesta e sulla base dei suoi risultati l'Anas proporrà le necessarie azioni legali. "Noi siamo pronti a fornire ogni utile elemento alle indagini", ha assicurato Ciucci.

"L'apertura al traffico in via provvisoria di questa strada è stata fatta sulla base di un certificato di agibilità, come prevede la legge, sottoscritto dal direttore dei lavori, che coinvolge anche i collaudatori - ha specificato il Presidente Anas -. Tutti i valori erano in linea con la progettazione". Dopo l’apertura, il 30 dicembre il personale tecnico Anas, avendo accertato un avvallamento del piano stradale, decise di procedere in via cautelativa e preventiva alla chiusura della strada.
"Sulla base di quanto accertato dai tecnici della società - ha dichiarato Pietro Ciucci - e tenuto conto del possibile evolversi del movimento del corpo stradale che avrebbe potuto determinare il collasso del rilevato, ho immediatamente disposto la chiusura preventiva e cautelare della variante. Ciò ha evitato ogni eventuale rischio per gli utenti".

"Ho disposto la chiusura - ha sottolineato il presidente dell'Anas - sapendo che avrei fatto una brutta figura. Ne ero consapevole. Ma si dovevano tutelare i nostri utenti e non c'è stato alcun tentennamento sulla decisione da prendere".
"Abbiamo immediatamente contestato al Contraente Generale - ha aggiunto Ciucci - il difetto di esecuzione dell'opera e al contempo gli Uffici di Alta Sorveglianza hanno avviato tutti gli accertamenti tecnico contrattuali per la verifica delle cause del dissesto".


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