Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

DISSESTO: A BROLO E IN ALTRI 10 COMUNI I CITTADINI PAGANO CORRUZIONE E... CARNEVALE

Brolo (Me), 27/01/2015 – Brolo rientra comunque tra i 390 Comuni siciliani non in regola con i documenti economico-contabili e più precisamente tra i 10 Comuni in dissesto finanziario (quelli in pre-dissesto sono 26 in Sicilia). I Comuni che non hanno le carte in regola sono quelli non hanno provveduto ancora ad approvare il bilancio per l’anno 2014. Dissesti e pre-dissesti sono sempre più in aumento e sarebbe interessante capirne il perché?
Si tenga conto che il Fondo per le Autonomie Locali che la Regione Siciliana erogava negli anni passati era dell’ordine di mille milioni di euro all’anno, oggi il Fondo non supera i 470 milioni di euro, ma nel 2013 è stato di appena 200 milioni. Ai tagli della Regione si sommano quelli dello Stato, contro cui protestano AnciSicilia e i sindaci siciliani.

Milazzo, in provincia di Messina, rientra nella lista dei Comuni finiti in dissesto e nel gennaio 2013 si è insediato a palazzo dell’Aquila il commissario ad acta nominato dal Prefetto di Messina con la delega di dichiarare lo stato di dissesto finanziario del Comune. Fu nominata la dottoressa Margherita Catalano, Dirigente di seconda fascia della Prefettura di Messina che dopo le formalità di rito, acquisì la documentazione relativa alle varie fasi procedimentali che avevano portato al pronunciamento da parte della Corte dei Conti.
Pure il Carnevale risente del dissesto: Minaccia di ammutinarsi l'associazione carristi, che "ha sempre garantito la realizzazione di uno degli appuntamenti più importanti per la nostra città, permettendo non soltanto di sfruttare un grande potere attrattivo che è in grado di attirare a Brolo un significativo numero di visitatori ma anche e soprattutto capace di offrire alla cittadinanza tutta un momento di unione, di condivisione e di svago che, specie in tempi bui come quelli che stiamo attraversando, è una vera esigenza”, così la sindaco di Brolo, Irene Ricciardello, in risposta alle dichiarazioni recenti rese dall'associazione carristi.
"Ricostruire Brolo è un impegno di tutti e non possiamo davvero farcela senza il vostro contributo. Questa è una grande verità che non abbiamo mai negato. (...) Vi invito a fare un ulteriore sforzo e rimanere anello essenziale della catena che insieme vogliamo e dobbiamo tenere saldamente saldata nel e per il bene della nostra Brolo”, conclude nel suo comunicato la prima cittadina brolese.
Come si ricorderà a Brolo, nella prima decade del mese di dicembre 2014 l’Unicredit di Bologna comunicava al Comune la chiusura immediata dei conti correnti, determinando “una gravissima situazione, comportando la paralisi e il blocco di ogni attività dell’Ente, dal pagamento delle bollette alla corresponsione degli stipendi a tutti i dipendenti”. (Il responsabile del Centro Public Sector Sicilia di Unicredit Banca spa è pure la tesoreria del comune di Brolo).

“Per potere procedere al pagamento di qualsivoglia mandato”, faceva sapere la banca cassiera, “è necessario che il Comune di Brolo faccia pervenire al più presto il bilancio di previsione dell’anno 2014 approvato ed il bilancio di previsione 2013 consolidato per la rettifica degli stanziamenti sulla base dell’ultimo bilancio approvato”.

Domani, 28 gennaio, i Comuni siciliani, aderendo alle iniziative di protesta annunciate da Anci Sicilia, dovrebbe tenere le bandiere a mezz’asta e spegnere le luci, in segno di protesta contro i tagli del Governo nazionale a discapito dei Comuni e del mezzogiorno.

Il fatto è che il Comune di Brolo non è stato costretto a dichiarare il dissesto per colpa dei cittadini che si sono ammutinati al momento di mettere le mani intasca per pagare tasse e bollette. Qua la vicenda è nelle mani di Dio e della Magistratura ordinaria e contabile. A Brolo - infatti - qualcuno ha rubato la cassa ed è fuggito: forse all’estero o forse a casa propria?

Il risultato non cambia: il dissesto finanziario di un Comune avviene quando le somme da pagare ai creditori (fornitori, banche, servizi, bollette, etc.) superano le entrate e il costo del disavanzo viene scaricato sui cittadini, aumentando a dismisura imposte e tasse, che necessariamente dovranno essere spinte ai massimi livelli, assicurando e limitandosi solo fornire alla cittadinanza i servizi essenziali.
Ma sono più di 100 i Comuni siciliani che non hanno ancora approvato i bilanci 2014 alla data odierna.

Qual è il risultato? A pagare sono ognora cittadini, famiglie e imprese con bollette sempre più alte; con l’aumento della pressione fiscale e delle tasse loro e soltanto loro dovranno pagare magagne, stipendi pubblici regolari e quelli dei precari. E, a Carnevale, pure il... Carnevale!





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