Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

DOCENTI EBREI “CACCIATI” TORNANO IN CATTEDRA ALL’UNIVERSITÀ DI PALERMO

29/01/2015 - L’FNS “Sicilia Indipendente” esprime apprezzamento per la RECENTE iniziativa di “RIMETTERE IN CATTEDRA”, IDEALMENTE, i cinque illustri DOCENTI dell’Università di PALERMO che ne erano stati vilmente allontanati in applicazione della legislazione antisemitica vigente nell’ITALIA FASCISTA, negli anni “Trenta” e “Quaranta” del secolo scorso. Ricordiamo a noi stessi che gli illustri DOCENTI EBREI, peraltro di fama internazionale, erano:

Emilio SEGRE
Camillo ARTOM
Maurizio ASCOLI
Mario FUBINI
Alberto DINA

La lodevole iniziativa, - come ha sottolineato un noto quotidiano, - è stata MIRATA a “saldare” un “CONTO” fra l’Ateneo Palermitano e la Comunità Ebraica.
<< Uno strappo >>, cioè, << che, nella ricorrenza del GIORNO DELLA MEMORIA, si è cominciato significativamente a ricucire >>.
La manifestazione è stata promossa dal Rettore dell’Università di Paleremo, Roberto LA GALLA, e dal Rabbino Pier Paolo PUNTURELLI, in collaborazione con l’Istituto Siciliano di Studi Ebraici. Ed ha ricevuto apprezzamenti in Sicilia ed all’esterno della Sicilia.
E’ avvenuto, così, che abbia avuto luogo, dopo circa ottant’anni (troppi!) dai fatti, la dimostrazione che oggi si pretende di rendere piena GIUSTIZIA ai PERSEGUITATI. E che si ha più consapevolezza e maggior “coraggio” nel dire la verità.

E’ stata una iniziativa culturale che ha dato risposte e risponde bene alla doverosa esigenza di contrastare l’ondata di ANTISEMITISMO in corso in tutto il Mondo. Ed in Europa in particolare. Non era e non è, questo, un fatto scontato.

A tale riguardo va ricordata la vicenda - per la verità piuttosto “scomoda”- di un personaggio che aveva cambiato casacca al momento opportuno e che – alcuni decenni or sono – diventò Presidente della Corte Costituzionale. Ebbene, questo personaggio, durante il Fascismo, aveva ricoperto la “prestigiosa!” carica di Presidente del TRIBUNALE DELLA RAZZA. Eppure qualche responsabilità morale (per non dire politica) sulla coscienza doveva pure averla avuta.
Ma in quella vicenda prevalsero la “bontà” ed il silenzio dei mass-media, dell’opinione pubblica nonché della politica politicata e politicante. Tantoppiù che il personaggio in questione si era schierato, in tempo utile, “dalla parte opportuna”. Insomma: mancarono quella sensibilità e quella consapevolezza che oggi, invece, sono più diffuse e più presenti.

Anche questa anomalia storico-giuridica viene oggi ricordata dalla stampa, che certamente è più “libera” di quanto non lo fosse stata nel passato, soprattutto in tema di ANTISEMITISMO.
Ci sia consentito, con l’occasione, di ricordare che il rapporto di amicizia, la convivenza e la reciproca assimilazione fra il Popolo Siciliano e la Comunità Ebraica – altrettanto Siciliana – sono stati, fondamentalmente, sempre di ottimo livello e “costruttivi”. Mai interrotti, neppure ai tempi della Santa Inquisizione. Ovviamente nei limiti del possibile a quell’epoca.
Un rapporto ancora oggi saldo. Un rapporto pluri-millenario, che risale a tempi anteriori di gran lunga alla nascita di CRISTO.

Cogliamo, a nostra volta, l’occasione per chiarire, ancora una volta, che la IDENTITA’ NAZIONALE del Popolo Siciliano (così come la rivendica, peraltro, l’FNS “Sicilia Indipendente”) è un “UNICUM”. Ed è, cioè, ANTIRAZZISTA per antonomasia. Un “UNICUM” che si vanta, altresì, di essere MULTIETNICO e multiculturale. E che è, soprattutto, animato da un fortissimo spirito di collaborazione, di fratellanza, di amicizia e di solidarietà con tutti i Popoli del Mondo.

Giuseppe SCIANO’

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