Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

FICARRA, UN’ASSEMBLEA PER DECIDERE SULLA MANCATA DISTRIBUZIONE DI GIORNALI E PERIODICI SUI NEBRODI

Sospensione del servizio di distribuzione dei prodotti editoriali in 23 Comuni della Provincia di Messina: intimare alla ditta distributrice “Toscano Sas di revocare la sospensione del servizio di portatura, diritto dei cittadini sancito dalla Costituzione

Ficarra, 10/1/2014 - Venerdì 9 gennaio 2015 si è tenuta a Ficarra, su invito del Sindaco di Ficarra, un’assemblea per assumere decisioni in merito alla volontà espressa dalla ditta distributrice di giornali e periodici Toscano di sospendere il servizio di portatura dei prodotti editoriali in ben 23 Comuni della Provincia di Messina ubicati nella fascia collinare e montana.

Alla riunione hanno partecipato gli amministratori dei Comuni di FICARRA, SANT’ANGELO DI BROLO, NASO, MISTRETTA, LIBRIZZI, GALATI, FURNARI, NOVARA DI SICILIA, SAN PIERO PATTI, UCRIA, MONTAGNAREALE, SAN FRATELLO, RACCUJA, TUSA, SINAGRA, CASTELL’UMBERTO, rappresentati delle organizzazioni sindacali SNAG Confcommercio e SI.NA.G.I. (CGIL) e numerosi titolari delle edicole site nei medesimi Comuni.
Allo stato attuale la ditta Toscano ha comunicato alle rivendite dei 23 Comuni la propria intenzione di sospendere il servizio a far data dall’ 1/2/2015, ad eccezione dei Comuni di Mistretta, Tusa e Pettineo dove il servizio è, spiegabilmente, già sospeso dall’1/1/2015.

I lavori sono stati aperti dall’intervento introduttivo del Sindaco di Ficarra che ha indicato anche le possibili iniziative da porre in essere che possono così sintetizzarsi:
1. ricorso all’Autorità garante della concorrenza e del mercato per “abuso di posizione dominante del distributore” finalizzata all’irrogazione di una sanzione fino al 10% del fatturato;
2. ricorso all’Organo di conciliazione e di garanzia previsto dall’Accordo nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici;
3. ricorso al Tribunale delle Imprese di Catania, proposto dagli edicolanti e sostenuto dai Comuni, ai fini del risarcimento del danno subito dalle rivendite.4.
Il dibattito è stato ampio ed ha registrato, oltre alla partecipazione del Vice presidente nazionale dello SNAG, del segretario provinciale del SI.NA.G.I. (che hanno apportato preziosi contributi anche sul piano tecnico ed hanno sottolineato la propria partecipazione a tutte le iniziative poste in essere dai Sindaci), anche quella degli amministratori presenti (in special modo del Sindaco del Comune di Mistretta, particolarmente risentito per effetto della ingiusta esclusione già operata dall’azienda distributrice ai danni del proprio Comune) e dei numerosi edicolanti presenti.

Da parte di tutti gli intervenuti è emerso un unico intendimento che è quello di porre in campo tutte le iniziative possibili, anche di carattere giudiziario, per scongiurare iniziative che ledano il diritto all’informazione per le comunità residenti in questi 23 Comuni sancito dalla costituzione e tutelato dalla normativa vigente e degli accordi nazionali tra le diverse categorie del comparto.
A margine della riunione è stato approvato all’unanimità il documento sotto riportato, dando mandato al Sindaco di Ficarra di redigere un documento maggiormente dettagliato da sottoporre anche ai Comuni assenti e, dunque, da inviare – stretto giro di posta - a Toscano, alla Associazione nazionale degli editori ed al Prefetto.

DOCUMENTO APPROVATO DALL’ASSEMBLEA DEL 9/1/2015

I soggetti di cui all’allegato “Elenco dei presenti”, riuniti in assemblea in data 9/1/2015 giusto invito del Sindaco di Ficarra, in relazione al sevizio di portatura dei giornali e dei periodici, dopo ampia discussione, all’unanimità decidono di:
1) diffidare la ditta distributrice “Toscano Sas di Sergio Toscano e C” a ripristinare immediatamente il servizio di fornitura e portatura dei giornali e dei periodici secondo quanto previsto dall’art. 10 dell’Accordo Nazionale e - in considerazione del fatto che svolge detto servizio in regime di monopolio - dalle Leggi vigenti in materia (legge 287/90 e art. 2597 del cc), nei Comuni di Mistretta, Tusa e Pettineo rimasti inspiegabilmente esclusi dal provvedimento di proroga al 31/1/2015 che, invece, ha interessato gli altri Comuni coinvolti nella medesima vertenza;

2) intimare alla ditta distributrice “Toscano Sas di Sergio Toscano e C” di revocare la sospensione del servizio di portatura prevista nelle due note del 28/11/2014 e 29/12/2014, significando che in difetto saranno adottati tutti i provvedimenti necessari, anche di natura legale, volti alla tutela ed al riconoscimento di un diritto dei cittadini sancito dalla Costituzione.
I presenti stabiliscono inoltre che, per quanto riguarda il punto 1, in caso di mancata riattivazione del servizio entro e non oltre giorni due dal ricevimento della presente adiranno le sedi competenti per tutelare il diritto dei cittadini residenti nei Comuni di Mistretta, Tusa e Pettineo.
In ogni caso i presenti danno mandato al Sindaco di Ficarra di redigere il documento definitivo da trasmettere alla ditta Toscano, agli Editori ed al Prefetto.

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