Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

'NOI CON SALVINI', IN SICILIA MATTEO PREFERISCE I NUMERI AL ‘SIGNOR NESSUNO’

Matteo Salvini, intenzionato ad abbattere la barriera dell’incomunicabilità tra la Lega Nord e la Sicilia si affida a chi la politica l’ha sempre fatta. No al modello Grillo- Casaleggio. Salvini preferisce appaltare il ‘transito’ a chi, come Angelo Attaguile, ha iniziato alla politica Raffaele Lombardo, è stato due volte sottosegretario alle Finanze nei governi Rumor e Colombo. Attaguile ha tenuto l’incontro costitutivo di 'Noi con Salvini' a Palermo e annuncia di voler portare alla lista Salvini il 15 per cento dei voti in Sicilia

14/01/2015 - Chi non cerca i numeri in politica? Almeno all’interno dei partiti, giacché da un po’ di tempo in qua quello che sembra non importare più a nessuno, in politica, è il numero degli elettori che si recano alle urne per esprimere il proprio voto, in occasione di pubbliche elezioni. All'interno dei partiti – però – il consenso è importante, fondamentale. Per un capo partito, per un leader che voglia dimostrare il suo appeal, il suo carisma, quattro più quattro deve fare otto: i numeri contano. Ecco perché – probabilmente – un capo carismatico come Matteo Salvini, intenzionato ad abbattere la barriera dell’incomunicabilità tra la Lega Nord, il Sud e la Sicilia si affida a chi la politica l’ha sempre fatta e la conosce bene, anziché optare per il modello Grillo- Casaleggio, inventori di un inedito (forse inimmaginabile) modello ‘signor nessuno’, che ha permesso al Movimento 5 Stelle di portare sui banchi della Camera, del senato della Repubblica e della Regione Siciliana un impressionante numero di ‘signor nessuno’, con tutto il rispetto parlando.

Salvini no! Salvini preferisce andare sul sicuro: 'l'appalto’. Appaltare il traghettamento (che Grillo fece a nuoto come Gerione) a chi, come Angelo Attaguile, con tutto il rispetto parlando, ha iniziato alla politica Raffaele Lombardo, è stato due volte sottosegretario alle Finanze nei governi Rumor e Colombo; figlio di Gioacchino Attaguile, senatore e ministro; già presidente dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Catania, responsabile nazionale del Movimento giovanile DC, alle amministrative del 2005 (a Catania ha ottenuto lo 0,7% dei voti con la Democrazia Cristiana); con l'MPA è stato eletto deputato alla Camera, etc.

Lo scorso 10 gennaio Attaguile ha tenuto a palermo l’incontro costitutivo di 'Noi con Salvini'
e annuncia "una serie di incontri in tutte le province siciliane, allo scopo di strutturare il movimento in Sicilia". Parla di “decine di migliaia” di aderenti già tesserati o tesserandi: "potenzialmente in corsa con il nostro simbolo alle prossime amministrative, a Licata e Marsala”; pronto a candidare “un nostro uomo alle prossime Regionali”, con l’intento di portare alla lista Salvini il 15 per cento dei voti in Sicilia.

Prendiamo così atto che la ‘rivoluzione’ di Matteo Salvini non si ispira al modello 5 Stelle ma piuttosto al reclutamento in quella riserva che è il mondo stesso della politica, quello che non ha dato grandi sbocchi al rinnovamento ma anzi ne costituisce il muro di gomma, la stagnazione. E questo, col massimo rispetto per Attaguile e per tutti coloro che aderiranno al movimento di Salvini, lascia a dir poco perplessi. Perplessi, perché il linguaggio di Salvini, ascoltato nelle sue più recenti esternazioni, lasciava immaginare scelte di 'rottura' anche originali, in grado di disorientare 'l'interlocutore demoralizzato' e (ri)orientarlo partendo da quell'antipolitica capace di farsi carico del fallimento stesso della politica consolidata dei partiti, quella di sempre.

E dire che la Lega Nord qua in Sicilia ha avuto un’antesignana: Angela Maraventano, eletta, senatrice della Lega Nord nell'aprile 2008, ristoratrice a Lampedusa, colei che propose l'annessione dell’isola alla provincia di Bergamo. Alle europee del 2004 la Maraventano è stata candidata dalla Lega Nord nella circoscrizione isole, ottenendo – però – solo 360 voti a Lampedusa e meno di mille nel resto della Sicilia.


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