La Commissione Antimafia a Siracusa per la mappatura dello stato di Cosa Nostra in Sicilia

Commissione regionale Antimafia lunedì a Siracusa per incontrare i vertici istituzionali della provincia. La commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, sarà alla prefettura di Siracusa, lunedì 7 aprile, per continuare nel suo lavoro di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia. Alle 11 ci sarà l'incontro con il prefetto, Giovanni Signer, con il questore, Roberto Pellicone, con il comandante provinciale dei Carabinieri, Dino Incarbone. Poi alle 15.30 l'incontro con i sindaci del Siracusano per discutere dei problemi relativi alla presenza della criminalità organizzata nel territorio.  Palermo, 5 aprile 2025– Si ricorda ai gentili colleghi che la commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, sarà alla prefettura di Siracusa, lunedì 7 aprile, per continuare nel suo lavoro di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia.  Alle 11 ci sarà l'incontro con il prefetto, Giovanni Signer, con il questore, Roberto Pellicone, con...

SICILIA NAZIONE: L’APPELLO DI ARMAO AI SICILIANI LIBERI, SU MEZZOGIORNO E RIFORMA COSTITUZIONALE

L’appello ai siciliani liberi presentato questa mattina alla conferenza stampa di Sicilia Nazione nonché la riflessione del Prof. Avv. Gaetano Armao sul Mezzogiorno e riforma costituzionale

16/01/2015 - Il crescente divario tra il Nord ed il Sud del Paese ha generato disparità che non più superabili con strumenti di natura congiunturale, mentre l'enorme massa raggiunta dal debito pubblico impedirà per lungo tempo qualsiasi
ipotesi di riequilibrio. Per eliminare tale divario, e rendere così competitivo il
Paese, sarebbero necessari: una straordinaria convinzione, assente nell'arena
politica, ed un imponente investimento di capitali che appare tuttavia
irrealistico per l'irrigidimento dei vincoli di finanza pubblica europei.
Tuttavia, nella riaperta stagione delle riforme costituzionali l'irrisolta (ma non
irrisolvibile) questione meridionale e la specialità regionale rischiano di
restare ai margini del dibattito. Appare invece urgente non solo estendere il
perimetro dei temi delle riforme, ma far divenire il Mezzogiorno l'obiettivo di
una revisione, in un quadro federale, del Titolo V, seconda parte della
Costituzione, che restituisca alla sua valorizzazione quella preminenza che
aveva nell'originaria stesura dell'art. 119, terzo comma, della Carta
fondamentale, poi irragionevolmente cancellata dalla riforma del 2001.

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