Il presidente del Collegio giudicante, Maria Grazia Vaiasindi, dopo un'udienza di circa 12 ore ha deciso di rinviare la decisione sulla scarcerazione di Veronica Panarello, madre di Loris Stival, il bambino di 8 anni ucciso a Santa Croce di Camerina, in provincia di Ragusa, lo scorso 29 novembre e per il cui omicidio ora è in carcere la madre Veronica, accusata del delitto. Veronica Panarello nel corso della lunga udienza ha reso dichiarazioni spontanee
CATANIA, 31/12/2014 - Per Veronica Panarello Capodanno in carcere in attesa della nuova udienza che è stata aggiornata al 2 gennaio 2015, alle 10.30. Il Tribunale del Riesame di Catania doveva decidere sulla richiesta di scarcerazione di Veronica Panarello, in carcere per avere, secondo l'accusa, ucciso il figlio Loris di 8 anni e di averne occultato il cadavere gettandolo in un canalone.
Il rinvio al 2 gennaio è stato deciso dal presidente del Collegio giudicante, Maria Grazia Vaiasindi, dopo un'udienza durata 12 ore, presente la stessa imputata, Veronica Panarello, che ha reso dichiarazioni spontanee ai magistrati: "Non ho commesso nessuno dei fatti che mi vengono addebitati - ha detto tra l'altro la donna - la versione dei fatti resa alle forze dell'ordine e agli inquirenti è veritiera. La mi è una famiglia distrutta e io stessa sto soffrendo molto, non smetto mai di pensare al mio bambino. Scarceratemi". Lo ha riferito l'avvocato difensore di Veronica Panarello, Francesco Villardita, al termine dell'udienza.
L'udienza si è svolta al Palazzo di giustizia di Catania, per decidere sulla richiesta di scarcerazione della Panarello, davanti al tribunale del riesame presieduto da Maria Grazia Vagliasindi, a latere Pietro Currò e Aurora Russo.
Ricordiamo che Loris Andrea Stival, venne ucciso per strangolamento lo scorso 29 novembre a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa. La madre del bambino, Veronica Panarello, dopo circa sette ore di interrogatorio venne fermata sospettata di avere ucciso il figlio Loris. Secondo gli inquirenti Veronica, che non ha fatto alcuna ammissione, avrebbe agito da sola, anche se nel corso delle indagini è stata più volte adombrata la possibilità di un complice.
Ora la Panarello si trova rinchiusa nel carcere femminile di Agrigento, dopo essere stata in quello di Piazza Lanza a Catania. Il rinvio della decisione ( e dell'udienza) al 2 gennaio 2015 è stata disposta per “questioni logistiche e di traduzione della detenuta”. All’udienza di venerdì sarà nuovamente presente la Panarello, come da lei stessa richiesto.
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