Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

AGENZIA UNICA ISPETTIVA, RINVIATO L'ESAME IN CDM DEL DECRETO: “ABBIAMO SVENTATO UN COLPO DI MANO”

Roma, 20 febbraio 2015 - Dopo l’incontro con il
Ministro Poletti e la mobilitazione promossa dalla Uilpa, insieme a FP Cgil e Cisl FP in tutto il territorio nazionale, è arrivata la notizia dello stop del decreto relativo alla costituzione dell’Agenzia unica per le ispezioni del lavoro, il cui esame, previsto nel Consiglio dei Ministri di oggi, è stato rinviato. “Questo è un primo successo”, dichiara in una nota il Segretario Nazionale della UILPA Sandro Colombi, aggiungendo: “ora tuttavia attendiamo la convocazione del Ministro Poletti per l’avvio di un serio confronto sulla questione del riordino delle attività ispettive. Una riforma che non può prescindere dalla condivisione con tutti i lavoratori interessati, gli ispettori del Ministero del Lavoro, dell’Inps e dell’Inail”.

Prosegue Colombi: “Abbiamo sventato un colpo di mano che avrebbe inferto un durissimo colpo alle Amministrazioni interessate ed agli Ispettori, ledendo gravemente la specifica professionalità posseduta dagli stessi e arrecando loro un grave pregiudizio economico che si sarebbe aggiunto al danno già subito con il blocco dei contratti del pubblico impiego”.
“Non è ipotizzabile”, continua il Segretario Nazionale della UILPA, “concepire un processo di razionalizzazione di tutta l’attività ispettiva del Paese partendo dallo smantellamento di realtà amministrative efficienti, di servizi di eccellenza resi ai cittadini ed alle imprese nonché depauperando la professionalità stessa dei lavoratori”.

“La mobilitazione”, conclude Sandro Colombi, “non si esaurisce qui, andremo avanti finché non avremo definito, attraverso un vero tavolo di confronto con tutti gli attori coinvolti, i molteplici aspetti legati al riordino dell’attività ispettiva. Come Organizzazione Sindacale, il nostro scopo è quello di efficientare l’azione di contrasto all’illegalità e di riconoscere al ruolo degli Ispettori la dignità che loro spetta, attraverso un provvedimento condiviso, il cui scopo non deve essere quello di creare un nuovo, costoso ed inutile ente ma di riorganizzare i servizi ispettivi in modo tale da garantire a cittadini e imprese prestazioni all’altezza di contrastare con massima efficienza e funzionalità abusi, lavoro nero, illeciti, evasione contributiva, tutti fenomeni perpetrati nel nostro Paese soprattutto a danno di tanti altri lavoratori.”

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