Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

BIMBA MORTA IN AMBULANZA: APPURARE RESPONSABILITÀ

Il gruppo Ncd: “L’assessore alla Sanità venga con urgenza a riferire in Aula!”
Palermo, 13/02/2015 - “L’assessore alla Sanità venga subito, alla prossima seduta del 18 febbraio, a esporre sui perché, sulle responsabilità e sui severi provvedimenti presi o da prendere per la morte della neonata durante la corsa in ambulanza da Catania a Ragusa”. Lo chiedono a gran voce i deputati Ncd all’Ars, i quali sottolineano che “non si può vivere in una condizione di continua emergenza o, quantomeno, che si sia in possesso degli strumenti atti a superarle, le emergenze”.

“Di fatto – riprendono – la politica del risparmio tout court in un settore talmente delicato non soltanto ha tolto indiscriminatamente servizi essenziali per i cittadini e, riducendoli, ha allargato le aree territoriali di intervento così riducendo la funzionalità ma, alla fine, ha perfino aumentato il costo complessivo se pur riducendo quello di alcune singole prestazioni”.

“Al di là del caso specifico, che non vogliamo si presti a strumentalizzazioni di sorta – concludono Nino D'Asero, Pietro Alongi, Vincenzo Fontana, Francesco Cascio, Vincenzo Vinciullo, Giovanni Lo Sciuto e Nino Germanà – facciamo sì che da questo evento doloroso nasca una riflessione essenziale: l’emergenza non può, comunque, esser gestita con un fare soltanto burocratico perché richiede sempre grande senso di responsabilità, di professionalità e, non cosa da meno, di sensibilità legata ai vari casi che si presentano”.

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