Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

BROLO: 'MUTUI FANTASMA' NIENTE PROROGA DELLE INDAGINI, SARANNO SCARCERATI IL 17 FEBBRAIO TUTTI GLI ARRESTATI

Brolo (Me), 12/02/2015 – Brolo, niente proroga delle indagini. Saranno rimesse in libertà a partire dal prossimo 17 febbraio le persone ancora detenute nell’ambito dell’operazione ’mutui fantasma’ che portò all'arresto di 7 tra funzionari del comune e responsabili del Comune di Brolo, accusati a vario titolo di falso materiale e ideologico, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e peculato (per aver distratto a proprio favore somme di denaro dalle casse del Comune negli anni 2011, 2012 e 2013). Tra questi il ragioniere generale del Comune, Carmelo Arasi, arrestato lo scorso 18 agosto ed ancora detenuto nel carcere di Palermo. Il no alla proroga delle indagini, decio dal Gip del Tribunale di Patti, Ines Rigoli, che ha rigettato la richiesta avanzata dal PM (una proroga di tre mesi delle misure cautelari) nell’ambito dell’inchiesta sui cosiddetti 'mutui fantasma' fa decadere la richiesta e permetterà di rimettere in libertà, dal 17 febbraio prossimo, sia per le persone detenute in carcere che ai domiciliari.

Potendo costituire una violazione agli arresti domiciliari il documento che l’ex sindaco di Brolo, Salvo Messina, ha inviato nelle scorse settimane alla Procura della Repubblica di Patti e alla Corte dei Conti, con cui Messina chiede vengano svolti ulteriori accertamenti nell'ambito delle indagini, la Procura della Repubblica di Patti ha chiesto ancora tempo per lo svolgimento delle indagini sui ‘mutui fantasma’. Se accordata, la proroga avrebbe prolungato ulteriormente la custodia cautelare in carcere per il responsabile dell’area economico-finanziaria del Comune di Brolo (Me), Carmelo Arasi. Lo stesso per le persone agli arresti domiciliari, tra cui l’ex sindaco Salvo Messina, i dipendenti comunali, etc.
La Procura della Repubblica di Patti aveva chiesto una ulteriore proroga della custodia cautelare per gli indagati coinvolti nell'inchiesta, con l’intento di evitare che venissero scarcerate le persone tutt’ora agli arresti per decorrenza dei termini. Il giudice per le indagini preliminari - tuttavia - ha rigettato la richiesta avanzata dal Procurore capo della Repubblica di Patti,  Rosa Raffa, dal sostituto Francesca Bonazinga, che hanno disposto la scorsa estate, il blitz Appalti Fantasma, con l'arresto in carcere del ragioniere generale del Comune, Carmelino Arasi,e numerosi altri indagati tra i quali l'ex sindaco Salvo Messina.

Coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti (ME), dalle prime ore dell’alba del 18 agosto uomini dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri di Messina hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del responsabile dell’area economico-finanziaria del Comune di Brolo (ME), a sei ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti dell’ex sindaco dello stesso Comune, di dipendenti e della figlia del responsabile dell’area economico-finanziaria dell’ente locale, ed a tre misure di divieto di dimora nei confronti dell’ex vicesindaco del Comune di Brolo e di due dipendenti del medesimo ente, a seguito del provvedimento emesso dal G.I.P.
In carcere ARASI Carmelo; al regime degli arresti domiciliari MESSINA Salvatore, il sindaco Salvatore Messina, MANIACI Costantino (scarcerato in precedenza), CARANNA Santa, CAMPO Antonella, DI LEO Giuseppina ed ARASI Rossella, inoltre per MESSINA Mario, GENTILE Carmelo e MONDELLO Francesca è stato applicato il divieto di dimora nel territorio del Comune di Brolo.
I reati contestati a vario titolo ed in concorso fra loro sono il falso materiale ed ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atto pubblico, la truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ed il peculato per aver distratto a proprio favore somme di denaro dalle casse del Comune di Brolo, con riguardo alle annualità 2011, 2012 e 2013.

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