Banche: 1 milione di siciliani a forte rischio di esclusione sociale per la chiusura di sportelli

Banche in continuo abbandono.  In Sicilia 374mila persone non hanno accesso ai servizi bancari e altre 548mila hanno a disposizione un solo sportello. 1 milione di siciliani sono a forte rischio di esclusione sociale. Il risiko bancario potrebbe far aumentare la chiusura di sportelli. “La desertificazione bancaria è un’emergenza che impoverisce le comunità. Come Cisl e First Cisl Sicilia continueremo a battere sull’istituzione di un Osservatorio regionale sull’attività bancaria” 5 nov 2025 -   Le banche continuano a chiudere. Da gennaio a fine settembre 2025 altri 268 sportelli hanno cessato la loro attività. Sono adesso 3.419 i comuni italiani a secco di servizi finanziari e con il risiko bancario in corso il dato è destinato a peggiorare.   La Sicilia non si sottrae alla revisione commerciale del sistema bancario. Pure da noi spira forte il vento della desertificazione. 1 milione di cittadini è a forte rischio esclusione sociale. Il 20 per cento della popolazione reside...

CROCETTA SU FINANZIARIA, NO ALLE PROTESTE PREVENTIVE DEI SINDACATI

Palermo, 3 feb. 2015 - Il presidente Crocetta con una nota invita le organizzazioni sindacali al senso di responsabilità che la situazione finanziaria della Regione richiede. "La nostra linea - afferma Crocetta - non è mai stata contro i lavoratori e le organizzazioni sindacali. Vogliamo discutere con tutti, ma deve essere altrettanto chiaro il perché
delle scelte. Sostenere che occorre tutelare attraverso il lavoro part time dei forestali soggetti con un reddito familiare di 60 mila euro l'anno, che significa in concreto un reddito lordo da circa 120 mila euro, sinceramente ci sembra una forzatura. Tutti quanti dobbiamo comprendere che abbiamo la necessità di garantire i deboli, ma per garantire questi ultimi occorre abolire sprechi e privilegi ed è ciò che vogliamo fare con la nuova finanziaria.

Trovo assurdo che si possa arrivare a proclamare scioperi e proteste senza che la finanziaria sia stata approvata dalla giunta, né tanto meno proposta al Parlamento. Il nostro intendimento è aprire il confronto con le organizzazioni dei lavoratori ma questo va fatto senza pregiudizi e senza partito preso e soprattutto nell'ottica di recupero della produttività, della difesa dello stato sociale, che va fatto, appunto, combattendo gli sprechi. Trovo ingiusto - continua il presidente - attribuire all'assessore Baccei tale posizione, poiché i sindacati sanno bene che tale proposta era già contenuta nella finanziaria 2014".

Commenti