Ignazio Marino: "Abbiamo constatato danni alla Barcaccia appena restaurata. Una violenza inaccettabile. Non devono essere i romani a pagare. Roma devastata e ferita. In contatto con Prefetto, Questore e Ambasciatore d'Olanda. Non finisce qui". 20 fermati, più di dieci feriti, 33 arrestati dopo i tafferugli a Campo de' Fiori. Danni a motorini, automobili, sfregiata e danneggiata in modo permanente la Barcaccia del Bernini: rovinata indelebilmente
Roma, 20/02/2015 – Se dopo l’orda barbarica dei tifosi del Feyenoord, a distruggere mezza Roma e sfigurare la Barcaccia e il Colosseo dovessero arrivare una quindicina di
tagliagole dell’Isis, sgozzerebbero i primi passanti capitati per caso sotto le loro taglienti lame o ci sputerebbero in faccia con ferocia e disprezzo? E noi che faremmo? Pretendemmo le scuse dei califfi del Califfato o offriremmo il perdono, come è uso chiedere (televisivamente parlando) a tutte le vittime di gesti crudeli in Italia?
Certo, il sindaco di Roma Ignazio Marino avrebbe motivo di credere che lo 'scarso'
attivismo a difesa della città che governa possa essere una vera e propria dichiarazione di... 'scarsa' simpatia ed amicizia nei suoi confronti?
Su Twitter: Dario Nardella @DarioNardella: "Sono con @ignaziomarino contro vandalismo ultras olandesi. I responsabili paghino fino in fondo per lo scempio contro patrimonio culturale.
Giovanna Marinelli @giovamarinelli: "Grazie ai restauratori @Sovrintendenza a lavoro da stamattina per rilevare i danni #barcaccia #RomaFeyenoord #maipiu
Ignazio Marino @ignaziomarino: "Esigo che la capitale d'Italia abbia la gestione della sicurezza all'altezza di un paese del G8. Chi rompe paga e quindi la squadra e l'Olanda sono responsabili di ciò che è successo".
Domande oziose, certo! Non abbiamo saputo difendere il candelabro centrale della Barcaccia di piazza di Spagna (la fontana era stata restaurata qualche mese addietro, ripulita e imbiancata, dopo i restauri durati 1 anno e costati 200mila euro), sapremo difendere le nostre teste?...
Ma tanto i
tagliagole dell’Isis, al seguito di una squadra di calcio opposta alla Roma non verranno mai. E seppure dovessero venire non ci sputeranno in faccia: ci sgozzeranno direttamente, d'arancione (noi) vestiti! Poi, andando via, lasceranno un video con un biglietto di scuse e la richiesta (anche a nome dei familiari e del commercialista) di un gesto di perdono.
Ma non per loro!
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