Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

LIBERI INSIEME: “C’È ARIA VIZIATA NELLA GESTIONE DEI SERVIZI SOCIALI PROVINCIALI A MESSINA”

Messina, 03/02/2015 - Nonostante sia passato oltre un anno e mezzo da quando la politica, teoricamente, ha abbandonato il Palazzo della Provincia Regionale di Messina, si continua a sentire, nei corridoi e nelle stanze che ospitano i servizi sociali provinciali, un’insopportabile aria viziata.
Un’atmosfera surreale e permeata di irrazionalità con una gestione dei servizi sociali esternalizzati dall’ente provinciale inconcludente ed inefficace, che, nonostante il commissariamento “sine die” dell’Istituzione, non ha visto modificarsi né cambiare nulla rispetto alle problematiche che avvilivano utenza e dipendenti delle cooperative aggiudicatrici degli appalti negli anni precedenti, ma anzi un aggravamento del quadro gestionale dei servizi a discapito di dipendenti ed utenza.

Già negli anni di mandato istituzionale, il sottoscritto n.q. aveva ampiamente denunziato, anche alle Autorità giudiziarie, le discrasie e presumibili omissioni da parte degli uffici provinciali che, anche in barba a bandi e regolamenti di affidamento dei servizi, consentivano qualsiasi modifica o trattamento avverso nei confronti dei lavoratori delle cooperative aggiudicatrici, senza mai verificare, controllare e nell’eventualità sanzionare le società inadempienti rispetto ai presupposti dell’affidamento pubblico aggiudicatosi.

Pertanto, appare oltre modo indicativo, l’anomalo continuo verificarsi di tale andamento amministrativo del dipartimento servizi sociali della ex Provincia Regionale di Messina, che non lascia più spazi interpretativi, circa le palesi mancanze nei controlli sulla regolarità degli appalti pubblici assegnati, traendo, nel caso, anche le dovute decisioni amministrative e sanzionatorie nei confronti di chi si permette il lusso, infischiandosene dei diritti maturati dai lavoratori, delle reali necessità dei giovani disabili e soprattutto degli interessi della Cosa Pubblica provinciale, di modificare a proprio piacimento trattamento economico ed orario per i dipendenti, oltre alla copertura inefficace delle necessità di un utenza sempre più esposta ai disservizi tacitamente subiti o condivisi da un Ente, forse ancora troppo schiavo di quelle logiche di sistema, dal sottoscritto ampiamente denunziate nel corso dei propri mandati elettivi, e che parrebbero governare ancora il Palazzo, nonostante la gestione commissariale.

Bene fanno i diversi sindacati nel tutelare lavoratori ed utenza e nel mettere in mora società ed Ente, fermo restando, che vige anche nella “repubblica della Provincia di Messina” un principio Costituzionale e giuridico imprescindibile, ovvero la “Legge è uguale per tutti”, ed è arrivato il momento che i responsabili di omessi controlli e verifiche e del consentito maltrattamento di dipendenti e disservizi per l’utenza, paghino per le loro colpe e l’eventuale danno economico procurato all’ex Provincia Regionale di Messina.

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