Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

MESSINA #FUORIDALL€URO, UNA MONETA FIDUCIARIA POTREBBE AUMENTARE L’ECONOMIA REALE DI 48MLD € CON 200 € AL MESE

Il fondo di garanzia per le piccole e media imprese e il microcredito, sia a livello nazionale che regionale. Il prof. Nino Galloni, economista di fama internazionale ha dichiarato: “Non si può porre rimedio all’austerity senza manomettere i trattati internazionali” ed ha auspicato l’introduzione di una moneta fiduciaria “che potrebbe aumentare l’economia reale di 48mld € solo tramite l’emissione dell’equivalente di 200 € al mese

Messina, 24/02/2015 - Si è svolto presso il Palacultura di Messina l’evento, partecipato da circa un centinaio di messinesi, #FUORIDALL€URO – dall’insostenibilità della moneta unica al microcredito per i cittadini. Durante l’incontro sono stati affrontati temi legati all’austerity e sono stati vagliati possibili scenari per l’uscita dalla crisi, anche attraverso l’accesso al fondo di garanzia per le piccole e media imprese ed il microcredito, sia a livello nazionale che regionale. Il prof. Nino Galloni, economista di fama internazionale e già dirigente generale del Ministero del Lavoro, ha dichiarato che “non si può porre rimedio all’austerity senza manomettere i trattati internazionali” ed ha auspicato l’introduzione di una moneta fiduciaria “che potrebbe aumentare l’economia reale di 48mld € solo tramite l’emissione dell’equivalente di 200 € al mese in questa valuta fiduciaria per 8 mesi all’anno”.

Alessio Villarosa, presidente del gruppo M5S Camera, ha chiarito la differenza tra fondo di garanzia per le piccole e media imprese e fondo per il microcredito, che ne rappresenta una frazione – “nel primo possono operare soltanto banche e finanziarie, mentre nelle seconde tutte le figure previste nell’art. 111 del TUB” ed ha raccontato la battaglia del MoVimento, tra cui l’esperienza del campeggio notturno fuori dal Ministero dell’Economia e Finanza, che ha portato finalmente al risultato della possibilittà di rimpinguare il fondo per il microcredito da parte di privati cittadini dopo innumerevoli ostacoli posti dalla maggioranza di governo.

Nonostante tutto “il sito dedicato non è ancora funzionante”. Valentina Zafarana, deputata presso l’assemblea regionale siciliana ed attuale capogruppo del M5S, ha raccontato le cifre del microcredito regionale riassumibili in 4750 richieste di informazione e 1340 questionari completati. “Le somme restituite dai parlamentari regionali del M5S attuamente ammontano a 1.200.000 €. Riceviamo mensilmente contributi da parte di un signore di Torino che dona le sue 80€ di Renzi al nostro fondo. In questo primo anno il fondo ha dato vita a 23 imprese tra cui 10 start-up di giovani tra i 25 ed i 35 anni”. La deputata ha inoltre posto l’accento sulla situazione finanziaria della regione siciliana: “attualmente stanno scrivendo un paio di finanziarie con un debito di 8 mld €, quando basterebbe far attuare lo statuto siciliano per recuperarli agevolmente”.

Laura Castelli, deputata del M5S alla camera dei deputati, ha riportato le cifre della crisi che ha colpito l’Eurozona nell’ultimo decennio “abbiamo perso il 20% della competitività sul prezzo delle merci e la produzione industriale è diminuita del 25% dal 1997 mentre in Germania è aumentata della stessa percentuale”. La Castelli ha ricordato la Finanziaria Buona del MoVimento, che seguendo l’esempio della Francia ha proposto di aumentare al 4.4% il vincolo del rapporto deficit/Pil, attualmente posto al 3% per andare incontro ai bisogni della gente, inserendo misure come l’introduzione del reddito di cittadinanza, l’abolizione della legge fornero e la messa in sicurezza del territorio “tutte cose che richiedono investimenti, non possibili rispettando il vincolo del 3%, ma che possono avere una ricaduta sia occupazionale che economica, in quanto rimetterebbe in circolo l’economia”.

Infine Giulia Grillo, deputata del M5S alla camera pone l’accento sulle ricadute drammatiche della gestione economico-politica degli ultimi decenni sul servizio sanitario nazionale “il nostro era, e per certi versi continua ad essere, un Servizio Sanitario Nazionale che funziona, al quale però soprattutto a partire dal Governo Monti, stanno continuando a sottrarre risorse vitali. La coesistenza poi con il servizio privato è ad oggi, di fronte a conflitti d’interesse notevoli, insostenibile: il soggetto privato che eroga il servizio sanitario ha tutto l’interesse affinchè il servizio sanitario pubblico non funzioni, e se il pubblico non viene tutelato da chi governa il Paese è molto difficile uscire da questo paradosso! La scelta di avere un servizio sanitario pubblico (che funzioni!) è una scelta Politica!”
A conclusione, i ringraziamenti ai relatori ed agli intervenuti da parte degli organizzatori del convegno, il Meetup Grilli dello Stretto ed il MoVimento 5 Stelle.

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