Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

MILAZZO, PINO: “RACITI SAPPIA CHE CON LA SUA IRRESPONSABILE DECISIONE HA ULTERIORMENTE SPACCATO IL PD A MILAZZO"

Milazzo, 14/02/2015 - "La decisione assunta dal giovane Raciti sa di politicamente vecchio. Mi limito a dire che le primarie di Milazzo, alla luce delle sue dichiarazioni, sono un grande bluff. Tutto studiato per evitare in qualsiasi modo la mia partecipazione nonostante la mia evidente disponibilità a rinunciare all’applicazione dell’art. 18 comma 6 dello Statuto nazionale che recita: “Quando il sindaco uscente si ricandida gli altri candidati hanno l’obbligo di essere presentati dal 30 per cento degli iscritti al partito sul territorio”. Se consideriamo che il Pd, nei due circoli ha complessivamente 390 iscritti, ecco che la quota era circa 120. Gli aderenti al circolo cui appartiene Formica sono appena 90, ancor meno il raggruppamento che sostiene Presti. Di conseguenza celebrare adesso le primarie in queste condizioni sa tanto di grande “farsa”.

Ho letto che il Formica, candidato a questo surrogato di primarie, ha dichiarato che se ci fosse stata la mia partecipazione non avrebbe presentato la sua candidatura. Per una volta sono d’accordo con lui per due ordini di motivi: il primo perché è consapevole di non avere i numeri per concorrere e il secondo perché ha paura di partecipare ad un vero confronto democratico. Non entro nel merito di alcune sue considerazioni molto personali sulle quali ci sarà tempo per rispondere. Una cosa è certa: cinque anni addietro, quando il partito democratico ha sostenuto la coalizione Pino, ci siamo trovati di fronte la corazzata del centro-destra e grazie all’indipendenza dei milazzesi, siamo riusciti a sconfiggerla. Anche in questa occasione andremo avanti per la nostra strada, con coerenza, coraggio e passione civile nell’esclusivo interesse della nostra città. Siamo pronti a dare battaglia per respingere i vecchi fantasmi del passato che hanno messo in ginocchio i milazzesi. Raciti sappia in ogni caso che con la sua irresponsabile decisione ha ulteriormente spaccato il partito a Milazzo."

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