Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro

Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro.  Una dipendente dell’Ufficio del processo presso il tribunale di Catania ha chiesto e ottenuto la proroga del distacco presso un’altra sede lavorativa, a tutela della sua incolumità. 8 mag 2024 - Dopo essere stata assunta a tempo determinato, la dipendente è stata vittima di violenze, regolarmente denunciate, che l’hanno costretta a chiedere il distacco dalla propria sede lavorativa perché non si sentiva più al sicuro. Il Tribunale di Catania le aveva però concesso il distacco fino a settembre 2024. Nel frattempo, la donna aveva denunciato altri reati contro la sua persona e il ritornare nella sede assegnatagli avrebbe messo a serio repentaglio la sua incolumità. Per tale ragione si è rivolta allo studio legale Leone-Fell & C. per ottenere la necessaria tutela. “Vista la gravità della situazione, abbiamo inoltrato un’istanza al ministero di Giustizia – spiegano i legali Francesco Leone, Simona Fell e Davide Marceca ch

NINO DI MATTEO, SOLIDARIETA’ AL MAGISTRATO DELLA LEGALITA’

26/02/2015 - L’FNS “Sicilia Indipendente” esprime solidarietà al Magistrato Nino DI MATTEO ed a tutti i Magistrati oggetto di minacce mafiose. Magistrati che non si fanno intimidire e che, coraggiosamente, con senso del dovere e con alta professionalità, si pongono in prima linea nella lotta contro il dilagante fenomeno di “COSA NOSTRA”. Contro la MAFIA, cioè, che si è sempre più modernizzata, si è potenziata, si è rinnovata nei quadri, si è “globalizzata”, come si conviene ad un’associazione a delinquere “multinazionale”. E che ha raffinato le tecniche camaleontiche di “invadenza” in ogni “settore” del “pubblico” e del “privato” (nonchè del “politico”), nei quali meglio si possano promuovere affari lucrosi e loschi.
Una MAFIA del terzo millennio, dalle radici antiche, che probabilmente non mancherà di trarre profitto anche da quelli che saranno gli effetti a catena della “riforma giudiziaria” in corso. E, ciò, anche a prescindere dalle intenzioni dichiarate in Sede Legislativa dagli AUTORI della riforma stessa. Ammesso e non concesso che il tutto sia stato ben comprensibile.

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In Sicilia, purtroppo, le ripercussioni saranno comunque negative e più pericolose che altrove. In quanto, qui, l’etica e la cultura (si fa per dire …..) della MAFIA sono state da tempo adottate concretamente dalla “politica politicante e politicata”, laddove allignano, in modo esasperante, le prassi delle lottizzazioni, delle “logiche” spartitorie, della corruzione, del voto di scambio, delle “raccomandazioni”, del clientelismo, dei disservizi programmati, nonché dei delitti e delle stragi e …. via dicendo.
Situazione, questa, peraltro, frutto anche delle “condizioni coloniali” nelle quali versa la Sicilia, costretta persino (così come avviene oggi) ad accettare leggi adatte, forse, per altri territori e per altre realtà, ma assolutamente inadatte e controproducenti per la realtà nella quale oggi vive e soffre il Popolo Siciliano. E contrastanti con i propri interessi generali e particolari di tutta la Sicilia.
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Rinnoviamo, pertanto, la nostra solidarietà a DI MATTEO ed agli altri Magistrati, - soprattutto della Procura di PALERMO, - che non si sono mai arresi. E che non si arrenderanno né arretreranno mai, neppure al cospetto delle minacce e delle azioni criminali della MAFIA …. Anche a costo della loro stessa vita.
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Noi, Indipendentisti FNS, cogliamo, altresì, l’occasione per ribadire ancora una volta la validità e l’attualità dell’assioma del Sicilianismo forte e puro secondo il quale …..

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