Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

PALERMO: ESTORSIONE AGGRAVATA DAL METODO MAFIOSO, CONSIGLIERE COMUNALE ARRESTATO CON ALTRI 26


Palermo, 09/02/2015 - Un consigliere del Comune di Palermo è tra le persone arrestate questa mattina dai carabinieri, Giuseppe "Pino" Faraone, arrestato assieme ad altre 26 persone, con l’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso nell’indagine legata all'operazione "Apocalisse", che il 23 giugno 2014 portò a 95 arresti ed alla scoperta dei capi e degli affiliati dei mandamenti di Tommaso Natale e di San Lorenzo, a Palermo. Giuseppe "Pino" Faraone, accusato di gravi reati dalla Procura distrettuale Antimafia di Palermo, sarebbe insospettabile ambasciatore di clan palermitani, artefice di una richiesta di pizzo a un imprenditore del settore elettricità. Faraone, 69 anni, dopo essere stato deputato regionale all’Ars e assessore alla Provincia Regionale di Palermo, nella lista il Megafono del governatore Crocetta è risultato il primo dei non eletti all’Ars nel 2012 ed è stato eletto poi in Consiglio comunale a Palermo, dove fa parte del gruppo del Megafono.


Tutti gli arrestati, compreso Faraone, dovranno rispondere di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. L'indagine è il frutto di sviluppi investigativi del primo segmento dell'operazione "Apocalisse", che il 23 giugno scorso portò alla scoperta dei capi e degli affiliati dei mandamenti di Tommaso Natale e di San Lorenzo. Tra i boss arrestati allora, Girolamo Biondino, fratello di Salvatore, autista di Toto' Riina, e Vito Galatolo, pentito e collaboratore con gli inquirenti, colui che parlò del progetto di attentato a Nino Di Matteo, uno dei Pm del processo per la trattativa Stato-mafia.

L'operazione "Apocalisse 2" è condotta dai militari del Nucleo investigativo dei carabinieri e del Nucleo speciale di Polizia valutaria della Guardia di finanza e da agenti della Squadra Mobile di Palermo. Numerose le vittime che sono uscite dall'omertà, ammettendo di essere state costrette a pagare il "pizzo".

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