Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

PALERMO: ESTORSIONE AGGRAVATA DAL METODO MAFIOSO, CONSIGLIERE COMUNALE ARRESTATO CON ALTRI 26


Palermo, 09/02/2015 - Un consigliere del Comune di Palermo è tra le persone arrestate questa mattina dai carabinieri, Giuseppe "Pino" Faraone, arrestato assieme ad altre 26 persone, con l’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso nell’indagine legata all'operazione "Apocalisse", che il 23 giugno 2014 portò a 95 arresti ed alla scoperta dei capi e degli affiliati dei mandamenti di Tommaso Natale e di San Lorenzo, a Palermo. Giuseppe "Pino" Faraone, accusato di gravi reati dalla Procura distrettuale Antimafia di Palermo, sarebbe insospettabile ambasciatore di clan palermitani, artefice di una richiesta di pizzo a un imprenditore del settore elettricità. Faraone, 69 anni, dopo essere stato deputato regionale all’Ars e assessore alla Provincia Regionale di Palermo, nella lista il Megafono del governatore Crocetta è risultato il primo dei non eletti all’Ars nel 2012 ed è stato eletto poi in Consiglio comunale a Palermo, dove fa parte del gruppo del Megafono.


Tutti gli arrestati, compreso Faraone, dovranno rispondere di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. L'indagine è il frutto di sviluppi investigativi del primo segmento dell'operazione "Apocalisse", che il 23 giugno scorso portò alla scoperta dei capi e degli affiliati dei mandamenti di Tommaso Natale e di San Lorenzo. Tra i boss arrestati allora, Girolamo Biondino, fratello di Salvatore, autista di Toto' Riina, e Vito Galatolo, pentito e collaboratore con gli inquirenti, colui che parlò del progetto di attentato a Nino Di Matteo, uno dei Pm del processo per la trattativa Stato-mafia.

L'operazione "Apocalisse 2" è condotta dai militari del Nucleo investigativo dei carabinieri e del Nucleo speciale di Polizia valutaria della Guardia di finanza e da agenti della Squadra Mobile di Palermo. Numerose le vittime che sono uscite dall'omertà, ammettendo di essere state costrette a pagare il "pizzo".

Commenti