Gioiosa Marea, ai domiciliari per 3 anni, condannato per violenza sessuale e atti persecutori

GIOIOSA MAREA (ME): CONDANNATO PER VIOLENZA SESSUALE E ATTI PERSECUTORI AGGRAVATI. ARRESTATO DAI CARABINIERI. 4 mag 2024 - Nella serata di martedì scorso, i Carabinieri della Stazione di Gioiosa Marea, in esecuzione dell’ordinanza per la carcerazione in regime di detenzione domiciliare emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Messina, hanno arrestato un 58enne del luogo, condannato ad anni 3 di reclusione per i delitti di violenza sessuale e atti persecutori aggravati commessi a partire dal maggio 2018, in danno dell’allora fidanzata. Il provvedimento restrittivo scaturisce dalla sostituzione della pena detentiva in carcere con quella della detenzione domiciliare, per la stessa durata, vagliata e disposta dall’Ufficio di Sorveglianza di Messina, sulla scorta della sentenza del Tribunale di Tempio Pausania (SS) del maggio 2021, confermata dalla competente Corte d’Appello e divenuta irrevocabile nel marzo di quest’anno. I fatti per cui l’uomo è stato condannato alla predetta pena risalgono

PD SICILIA: "IL GOVERNO DELLA RIVOLUZIONE E DEL FARE SI È RIVELATO IL GOVERNO DELLA 'SFIDUCIA'"

Più di 500 tra dirigenti, militanti e consiglieri comunali del Pd siciliano dell'area Civati prendono le distanze dal governo Renzi per guardare a Sel, ma pure al mondo dell'associazionismo, dei novimenti e agli astensionisti. "La situazione della nostra Isola è insostenibile. Parole come “trasformismo” e “opportunismo” non bastano più a rappresentare lo stato di un partito, il Pd, che ha smarrito ogni identità e tradito la propria storia", scrivono in una lettera sottoscritta dai fuoriusciti. E intanto oggi a Bruxelles si terrà l'incontro “Comunicare la politica nell'era della sfiducia, per discutere di come stanno mutando le forme della comunicazione e della partecipazione politica oggi

26/02/2015 - "Siamo dirigenti, amministratori locali, militanti siciliani e siciliane del Partito Democratico. Il nostro impegno politico è sempre stato indirizzato al bene collettivo, la nostra militanza non è mai stata incentrata sulla carriera o alla conquista di poltrone da occupare con avidità, per questo sentiamo, forte, l'obbligo di rendere pubbliche le nostre considerazioni in merito alla gestione del Pd in Sicilia. Convinti che perplessità, imbarazzo, senso di smarrimento siano largamente diffusi dentro la base del Partito e per questo vogliamo lanciare un ultimo grido disperato ma sincero e in armonia con il nostro modo di guardare all’impegno politico", è solo l'incipit della lettera di Valentina Spata e di altri cinquecento firmatari sulla situazione in cui versa il Pd siciliano.

"La situazione della nostra Isola è insostenibile. Parole come “trasformismo” e “opportunismo” non bastano più a rappresentare lo stato di un partito, il Pd, che ha smarrito ogni identità, ha tradito la propria storia ed ha ceduto, anche e soprattutto, sul piano della dignità politica e personale. Il Pd ed il Governo siciliano da anni litigano per mostrare chi sia il miglior rottamatore, chi sia più antimafioso, chi rappresenti il cambiamento, chi sia più rivoluzionario. Peccato che in un'Isola che affonda non c’è ombra di rottamazione men che meno di rivoluzione. E tra una lite e l’altra, tra un rimpasto e l'altro – in una fase di stallo devastante per la Sicilia – il Pd diventa la casa per tutto e il contrario di tutto, anche per chi era considerato il peggior avversario di centro destra, anche per uomini e donne passate da Cuffaro a Lombardo fino ai lidi democratici."

"Il “Governo della rivoluzione e del Fare”, che si è rivelato solo il governo degli annunci e dei rinvii, solo in un campo è stato davvero operoso: nel raccattare esponenti di centrodestra, provenienti da tutte le formazioni siciliane. Personaggi ambigui, spesso con un passato di primo piano in giunte e amministrazioni che hanno contribuito a devastare la nostra terra. E mentre governo e Pd aprivano le porte a tutti, la Sicilia affondava, continuando a perdere tutte le opportunità di rinascita. La Sanità è da quarto mondo, trattata come bancomat elettorale e squassata da scontri di potere. I rifiuti assediano i centri urbani, mentre sulle discariche si consuma una guerra per accaparrarsi affari e denari. L’istruzione è ai livelli più bassi del Paese e la Sicilia è la prima regione per abbandono e dispersione scolastica. La disoccupazione, soprattutto quella giovanile e femminile, e la povertà dilagano. Siamo in testa nella non invidiata classifica dei neet, ai primissimi posti per povertà assoluta e relativa con il 36% in condizione di fortissimo disagio sociale. Finanche l’agricoltura, un settore importante per l’intera economia siciliana e cavallo di battaglia durante la campagna elettorale del Presidente, rischia di morire. I Comuni sono al collasso e di conseguenza i servizi dei cittadini in pericolo."

È intanto, si terrà oggi 26 febbraio alle 19 presso la sede del circolo del Pd di Bruxelles, l'incontro incentrato sulla comunicazione politica “Comunicare la politica nell'era della sfiducia”, che vedrà la partecipazione di Dino Amenduni, comunicatore politico e partner dell'agenzia Proforma. Un'occasione per discutere di come stanno mutando le forme della comunicazione e della partecipazione politica oggi. L'incontro sarà anche trasmesso in diretta streaming sul sito www.pdbruxelles.eu e vedrà la partecipazione di alcuni dei circoli Pd in Italia con cui il circolo del Pd di Bruxelles ha stretto un gemellaggio in questi anni.

La ettera di Valentina Spata e di altri cinquecento (completa)

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