Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

SALVINI A PALERMO, SORGI: "MA LI HA GUARDATI BENE GLI EX-DEMOCRISTIANI E EX-AN CHE SONO ANDATI AD APPLAUDIRLO?

Palermo, 09/02/2015 - Salvini a Palermo in cerca di consensi che lo possano portare alla leadership del Centrodestra in Italia: potrebbe essere questo il suo principale obiettivo, traghettando il suo partito da movimento nordista a partito nazionale, rappresentato e presente in tutta Italia. In effetti la Sicilia è la regione dove la Lega Nord riuscì a fare eleggere un senatore della Repubblica di Lampedusa: Angela Maraventano, imprenditrice d’importazione, promotrice della Lega Nord nell'Isola, spesso in tivù a fare barricate davanti al Cpt per i clandestini.

Su Twitter il dibattito è acceso. Salvini: “Sala strapiena a Palermo, e 300 in piedi fuori”. E Marcello Sorgi risponde ai toni trionfalistici di Matteo Salvini che magnifica i cannoli siciliani e la sala piena dell'hotel delle Palme: "Ma Salvini li ha guardati bene gli ex-democristiani e ex-An che sono andati ad applaudirlo a Palermo? ", scrive stamattina Sorgi su Twitter.

Salvini a Palermo: "Chiedo scusa al Sud Italia". L'ormai consueta felpa porta un logo mai visto prima: quello della Sicilia. Cannoli e lunette a colazione a Palermo: "Ci vediamo alle 15.30 all'Hotel delle Palme". Poi l'ingresso all'Hotel delle Palme tra le proteste e il corteo pacifico ma ringhioso dell'Orgoglio Terrone". Circa 200-300 protestano in via Roma a Palermo, a poca distanza dall'Hotel delle Palme, Salvini incontra i supporter siciliani del suo movimento. Davanti all'hotel sono schierati diversi autoblindo dei carabinieri e della polizia. I manifestanti gridano slogan basati sull’”orgoglio terrone".
Salvini chiede scusa ai siciliani e magnifica i cannoli siciliani, anzi palermitani. Il clima è teso in città. Il capoluogo siciliano si è svegliato con centinaia di scritte sui muri e centinaia di manifesti affissi in tutte le zone per contestare il leader della Lega, "giunto qui, senza alcun equivoco, per far incetta di voti, dimenticando, dunque, tutti gli insulti rivolti ai Meridionali". Solo due giorni fa su Facebook era comparsa la pagina "Giornata dell'Orgoglio terrone", scritta riportata anche sui manifesti. Alle 15,30 Salvini è all’hotel delle Palme per incontrare i suoi sostenitori. I contestatori? "Tre scemi non rappresentano la città".

Su Twitter, da una parte e dall'altra è botta e risposta: "Sala strapiena a Palermo, e 300 in piedi fuori. I contestatori? Qualche "rosso", niente di più. Milioni di Siciliani non vogliono campare di assistenza ma del proprio lavoro: c'è tanta voglia di cambiamento", dice Salvini."
Slogan, uova e ortaggi contro Salvini a Palermo. ''Palermo non perdona'', ''Valigia di cartone fa rima con terrone''. E Salvini: "La Regione Sicilia ha 5 volte dipendenti di Lombardia ma pure Val d'Aosta ne ha troppi: serve standard uguale per tutti. Il benzinaio che ha difeso la commessa da banditi, se siamo in un paese civile, non deve passare grane giudiziarie."
“Se abbiamo usato toni eccessivi in passato sul Sud e i meridionali, chiedo scusa, cercheremo di non rifare gli stessi errori. Ci chiamano a migliaia, però, e questo significa che il problema è la forma ma non la sostanza”, ha detto Matteo Salvini a Palermo. E a chi lo contesta, il leader del Carroccio, incontrando i giornalisti che gli chiedono “cosa risponde ai siciliani che gli contestano le offese degli anni scorsi” risponde: “La Sicilia potrebbe essere una miniera d’oro, invece ha avuto il tasso di disoccupazione più alto d’Italia. Io non ho attaccato i siciliani, ho sempre attaccato la cattiva politica. Se la Regione siciliana ha 20mila dipendenti evidentemente c’è un problema di gestione politica e di connivenza di un certo numero di cittadini. Pensiamo alle statistiche sui falsi invalidi, ovviamente non è tutta la popolazione ma una parte”.

Su Twitter, Luca Morisi scrive: #SALVINI a #PALERMO: sala gremita e tifo da stadio! Quelli di #orgoglioterrone = 4 gatti SINISTRI (zecche assortite).
Matteo Salvini ‏@matteosalvinimi: Sala strapiena a #Palermo, e 300 in piedi fuori. I contestatori? Qualche "rosso", niente di più.

E Marcello Sorgi ‏@MarcelloSorgi risponde: "Ma Salvini li ha guardati bene gli ex-democristiani e ex-An che sono andati ad applaudirlo a Palermo? Della serie: @cambiocasacca.
Francesco Lupo ‏@frankowolf1: Preferisco il dado nella caponata" spopola. Salvini pensa che questa sia una sala strapiena... la metà sono giornalisti e 300 fuori a contestarlo #orgoglioterrone.
Idrossido ® ‏@idrossido: Davvero a #Palermo c'è chi va a sentire #Salvini e le sciocchezze che vomita? Non ci sono più padani che abboccano?
Matteo Salvini non usa metafore: “Renzi è il peggior centralista dal ventennio ad oggi. Sta cercando di riportare nelle mani dello Stato tutto. Dopo il ventennio c’è Renzi. Mi spiace che Berlusconi l’abbia aiutato in questi mesi. Nella riforma della Costituzione così come proposta da Renzi, lo Stato ha l’ultima parola su tutto. Qualunque scelta del Comune, Regione, Comitati locali, se lo Stato dice no è no. E’ una ben strana interpretazione della democrazia”.

“Mentre Renzi si fa i selfie, Hollande e Merkel vanno a trattare con Putin. Questo è quanto contiamo noi, manco lo invitano al tavolo”. Lo ha detto il leader della lega Nord Matteo Salvini incontrando i giornalisti a Palermo.

“A breve tornerò a Mosca – dice ancora il leader leghista – Da mesi sostengo che la Russia dev’essere un’alleata contro il terrorismo islamico e che le sanzioni economiche contro la Russia sono da deficienti e stanno creando difficoltà a tante imprese, anche siciliane, e che la Nato invece di schierare migliaia di militari ai confini con la Russia dovrebbe combattere contro il terrorismo islamico e l’Isis. Mi spiace che il governo italiano e il ‘fantasma’ Mogherini su questo non dicano nulla”, ha detto ancora il leader della Lega Nord, Matteo Salvini a Palermo.

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