Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

STRETTO DI MESSINA, CGIL CISL E UIL CHIEDONO AD ACCORINTI DI PROMUOVERE UNA GRANDE MANIFESTAZIONE ALLA PRESENZA DEL PRESIDENTE CROCETTA

Messina, 5 febbraio 2015 - "Chiediamo al sindaco di promuovere e organizzare immediatamente una manifestazione a Messina coinvolgendo l'intera comunità e le rappresentanze istituzionali, amministrative, economiche e sociali dello Stretto e delle provincie siciliane". I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Lillo Oceano, Tonino Genovese e Carmelo Catania prendono posizione sulla vertenza Stretto per la continuità territoriale chiamando in causa direttamente il Primo cittadino.

"La vicenda - affermano - non riguarda solo i ferrovieri, i marittimi e i pendolari. Riguarda tutta la città, tutte le comunità dell'Area dello Stretto e l'intera Sicilia. È in gioco il futuro di questo territorio e se vogliamo ottenere il risultato bisogna che sia una battaglia di tutti, senza frazionamenti o divisioni".

Una mobilitazione che pretenda lo stop al piano di dismissione di RFI sullo Stretto e un piano di ammodernamento delle infrastrutture e un concreto progetto per la realizzazione di un moderno ed efficiente sistema di trasporto e mobilità dei passeggeri e delle merci.
Cgil, Cisl e Uil, intanto, per sollecitare impegno e attenzione da parte del Governo regionale effettueranno un sit-in domani pomeriggio alle 17.30 in occasione della presenza a Messina del Presidente della Regione Rosario Crocetta.


"È in gioco il futuro di questo territorio e serve una battaglia che sia di tutti, senza frazionamenti per evitare che Messina e la Sicilia siano condannati al declino e alla marginalità". I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Lillo Oceano, Tonino Genovese e Carmelo Catania allargano il campo della vertenza Stretto ritenendo che "non riguarda solo i ferrovieri, i marittimi e i pendolari. Riguarda tutta la città, tutte le comunità dell'Area dello Stretto e l'intera Sicilia".

Per questo, Oceano, Genovese e Catania hanno chiesto al sindaco Accorinti di promuovere a Messina una grande manifestazione che raccolga, insieme alle rappresentanze istituzionali, amministrative, economiche e sociali, tutte le comunità dell'Area dello Stretto e delle provincie siciliane.
"I siciliani e i calabresi - sostengono - devono pretendere lo stop immediato alla dismissione di RFI sullo Stretto e, contestualmente, infrastrutture moderne e un efficiente sistema di trasporto e mobilità dei passeggeri e delle merci".

Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche… così finisce l’art. 16 della Costituzione Italiana, ma non è proprio così. Non bastano le rassicurazioni dell'Ad di Fsi Elia, non bastano le risposte del Ministro Lupi, non basta la richiesta del governatore Crocetta, è ora che in Sicilia si vedano i fatti ed in maniera concreta e tangibile. Basta agli annunci di mega opere, di alta velocità, di progetti faraonici come la Palermo-Messina-Catania per un totale di circa 8 miliardi e 600 milioni di cui finanziati appena il 10%. Queste opere sono decenni che vengono di volta in volta annunciate e mai finanziate e dico finanziate per l'intero importo. Basta con gli scippi già perpetrati sulle tasse dei siciliani. Ritengo che sia giunto il momento che Regione, Comuni e forze sociali assieme reclamino quanto è dovuto alla nostra terra. La Sicilia ha diritto ad avere gli stessi servizi del resto d'Italia e non solo. La mobilita è un diritto dei Siciliani ed un dovere dello Stato assicurarla con la Continuità territoriale.

Commenti