Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro

Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro.  Una dipendente dell’Ufficio del processo presso il tribunale di Catania ha chiesto e ottenuto la proroga del distacco presso un’altra sede lavorativa, a tutela della sua incolumità. 8 mag 2024 - Dopo essere stata assunta a tempo determinato, la dipendente è stata vittima di violenze, regolarmente denunciate, che l’hanno costretta a chiedere il distacco dalla propria sede lavorativa perché non si sentiva più al sicuro. Il Tribunale di Catania le aveva però concesso il distacco fino a settembre 2024. Nel frattempo, la donna aveva denunciato altri reati contro la sua persona e il ritornare nella sede assegnatagli avrebbe messo a serio repentaglio la sua incolumità. Per tale ragione si è rivolta allo studio legale Leone-Fell & C. per ottenere la necessaria tutela. “Vista la gravità della situazione, abbiamo inoltrato un’istanza al ministero di Giustizia – spiegano i legali Francesco Leone, Simona Fell e Davide Marceca ch

“VOLEVO ESSERE BRAVA!” PER LA REGIA DI PARIDE ACACIA, IL I MARZO

 Opera liberamente tratta da “Il corpo giusto” di Eve Ensler. Movimenti coreografici firmati da Sarah Lanza. Focus sulla contemporaneità della vita di molte donne nell’inferno di spa e palestre, diete e botulino
Messina, 24/02/2015 – Grande attesa per l’ottavo appuntamento della rassegna “Atto Unico” 2014-2015 di QAProduzioni. Paride Acacia (impegnato nell’edizione del ventennale di Jesus Christ Superstar in teatro, per la regia di un altro messinese d’eccellenza, Massimo Piparo), sceglie per Atto Unico di stare dietro le quinte. Sua, infatti, la regia di “Volevo essere brava!”, per la produzione Efremrock e Compagnia Vaudeville. Liberamente tratto da “Il Corpo giusto” di Eve Ensler, con i movimenti coreografici di Sarah Lanza, porta in scena Gabriella Cacia, Laura Giannone, Elvira Ghirlanda, Rita Lauro, Anna Musicò, Francesca Gambino, Giovanna Verdelli. “Volevo essere brava!” è in cartellone domenica I marzo 2015 alla Chiesa di Santa Maria Alemanna, in pomeridiana alle ore 18 e in serale alle ore 21.

“Vedo questo spettacolo – commenta Auretta Sterrantino, direttrice artistica della rassegna – come un obiettivo puntato sulla contemporaneità. Uno spettacolo che ci consente di entrare nella vita di molte donne, denunciando senza remore ma con lucida ironia, una preoccupante deriva dei costumi”.
Lo spettacolo - come si legge in presentazione – si basa su un testo irriverente ed anarchico ‘vomitato’ in scena in maniera asciutta, dietetica, light. Un viaggio alchemico, una discesa all’inferno delle spa e delle palestre più alla moda, sotto regimi alimentari tirannici e assurdi. Corpi costantemente siringati e in ‘forma’ pronti per la vetrina della società liofilizzata. In ogni donna prevale il desiderio di avere un corpo ‘giusto’; desiderio che nasce, esiste e mai muore al di là di qualunque differenza etnica, età anagrafica e classe sociale, perché tenuto costantemente in vita da un martellamento mediatico capitalistico globalizzato che suggerisce/impone un corpo senza rughe, senza cellulite, senza pancia, con seni vigorosi, labbra carnose, fianchi invisibili. Bisogna essere perfetti. Anzi giusti! e una siringa di botulino che tira la faccia rende l’anima e lo spirito migliori.

“La mia regia? Scarna, priva di orpelli, ma non semplice”, racconta Paride Acacia. “Dire una regia pop sarebbe azzardato, ma è cosi: più sotto le righe che sopra le righe. Una regia che tenga conto degli attori, una regia che uccida il regista in favore dell'attore, un attore non diretto ma accompagnato. Il regista non dovrebbe neanche apparire in locandina”. “Attraverso le mie coreografie – aggiunge Sarah Lanza - vorrei esprimere la dimensione dittatoriale della bellezza e della perfezione e l’angoscia che dietro questo regime si cela”.

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