Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

“VOLEVO ESSERE BRAVA!” PER LA REGIA DI PARIDE ACACIA, IL I MARZO

 Opera liberamente tratta da “Il corpo giusto” di Eve Ensler. Movimenti coreografici firmati da Sarah Lanza. Focus sulla contemporaneità della vita di molte donne nell’inferno di spa e palestre, diete e botulino
Messina, 24/02/2015 – Grande attesa per l’ottavo appuntamento della rassegna “Atto Unico” 2014-2015 di QAProduzioni. Paride Acacia (impegnato nell’edizione del ventennale di Jesus Christ Superstar in teatro, per la regia di un altro messinese d’eccellenza, Massimo Piparo), sceglie per Atto Unico di stare dietro le quinte. Sua, infatti, la regia di “Volevo essere brava!”, per la produzione Efremrock e Compagnia Vaudeville. Liberamente tratto da “Il Corpo giusto” di Eve Ensler, con i movimenti coreografici di Sarah Lanza, porta in scena Gabriella Cacia, Laura Giannone, Elvira Ghirlanda, Rita Lauro, Anna Musicò, Francesca Gambino, Giovanna Verdelli. “Volevo essere brava!” è in cartellone domenica I marzo 2015 alla Chiesa di Santa Maria Alemanna, in pomeridiana alle ore 18 e in serale alle ore 21.

“Vedo questo spettacolo – commenta Auretta Sterrantino, direttrice artistica della rassegna – come un obiettivo puntato sulla contemporaneità. Uno spettacolo che ci consente di entrare nella vita di molte donne, denunciando senza remore ma con lucida ironia, una preoccupante deriva dei costumi”.
Lo spettacolo - come si legge in presentazione – si basa su un testo irriverente ed anarchico ‘vomitato’ in scena in maniera asciutta, dietetica, light. Un viaggio alchemico, una discesa all’inferno delle spa e delle palestre più alla moda, sotto regimi alimentari tirannici e assurdi. Corpi costantemente siringati e in ‘forma’ pronti per la vetrina della società liofilizzata. In ogni donna prevale il desiderio di avere un corpo ‘giusto’; desiderio che nasce, esiste e mai muore al di là di qualunque differenza etnica, età anagrafica e classe sociale, perché tenuto costantemente in vita da un martellamento mediatico capitalistico globalizzato che suggerisce/impone un corpo senza rughe, senza cellulite, senza pancia, con seni vigorosi, labbra carnose, fianchi invisibili. Bisogna essere perfetti. Anzi giusti! e una siringa di botulino che tira la faccia rende l’anima e lo spirito migliori.

“La mia regia? Scarna, priva di orpelli, ma non semplice”, racconta Paride Acacia. “Dire una regia pop sarebbe azzardato, ma è cosi: più sotto le righe che sopra le righe. Una regia che tenga conto degli attori, una regia che uccida il regista in favore dell'attore, un attore non diretto ma accompagnato. Il regista non dovrebbe neanche apparire in locandina”. “Attraverso le mie coreografie – aggiunge Sarah Lanza - vorrei esprimere la dimensione dittatoriale della bellezza e della perfezione e l’angoscia che dietro questo regime si cela”.

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