Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

AGRIGENTO: “CARO ON. MARCOLIN, SE NON AVESSERO INVENTATO IL PIERCING…”

Pubblichiamo la nota di Paolo Ferrara, Segretario Provinciale PDR: "Se Marcolin dovesse diventare sindaco della città dei Templi, faccia scrivere alla rotonda di Giunone: arrivai leghista pensando alla secessione, ne uscii sindaco, w l’integrazione!"
Agrigento, 24/03/2015 - Che il cambio di latit
udine possa procurare allucinazioni è cosa risaputa, che possa quindi far vedere inciuci, coalizioni pastrocchio, deputati trafelati per le primarie, candidati di Forza Italia e, addirittura, sminuire la grande partecipazione alle primarie, riducendole ad una votazione di condominio, ci stà!! E' anche vero che il popolo agrigentino ha sempre avuto modo di dimostrare una capacità di accoglienza senza uguali, anche verso chi, come il movimento leghista, fino a poco tempo fa lo raffigurava con "l'anello al naso".

Oggi i rappresentanti di questo movimento ci vengono a spiegare che quell'anello che portiamo al naso, si chiama “piercing”. Detto questo, chiedo loro, di astenersi dal fare lezione di moralità politica, specialmente se questa lezione proviene da chi inventò epiteti del genere “Roma Ladrona” per poi finire a nascondersi la testa insieme a tutta la famiglia per evitare meritate ingiurie dal glorioso popolo padano. Comunque sia, anche noi auguriamo all’On. Marcolin una buona campagna elettorale, con l’auspicio che se dovesse diventare sindaco della città dei Templi, faccia scrivere alla rotonda di Giunone : arrivai leghista pensando alla secessione, ne uscii sindaco, w l’integrazione!!!!



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