Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

BOTERO, IN MOSTRA A PALERMO “LA VIA CRUCIS LA PASIÓN DE CRISTO” DAL 20 MARZO

Dopo New York, Medellin, Lisbona e Panama, Botero in  mostra a Palermo. All’inaugurazione della mostra “LA VIA CRUCIS la pasión de Cristo” del 20 marzo a Palazzo Reale mancano due settimane. Un ricordo del passato datato 1988. Una mostra quella di Fernando Botero sul tema de “La corrida” organizzata dalla Galleria d’Arte Moderna in collaborazione con l’Italtel e ospitata nei locali del Real Albergo delle Povere

Palermo, 09/03/2015 - La mostra “Via Crucis. La Pasión de Cristo” di Fernando Botero sbarca a Palermo. Dopo aver fatto tappa a New York, Medellin, Lisbona e Panama, la mostra (costituita da 27 dipinti ad olio e 34 disegni) sarà ospitata nelle Sale di Duca di Montalto del Palazzo Reale dal 21 marzo al 21 giugno 2015. Promossa dall’Assemblea regionale siciliana, dalla Fondazione Federico II e dal Museo colombiano di Antioquia quella di Palermo sarà l’unica tappa italiana. Donate dall’artista al Museo di Medellin, sua città natale, nel 2012 le opere rappresentano uno dei grandi temi dell’arte fin dal XVI secolo. “Poi cominciò gradualmente a scomparire e, al tempo della rivoluzione francese, era praticamente scomparso. Oggi è inesistente”, ha spiegato l’artista a Beatriz Manz, docente di Geografia e Studi Etnici all’Università di Berkeley. “Non sono religioso, ma questo tema ha una bellissima tradizione artistica. A quei tempi, i pittori mescolavano la realtà quotidiana con la Storia (…) Mi sono preso la stessa libertà di mescolare certe realtà latinoamericane col tema biblico”.
Sull’apparizione dello stesso artista ne “Il bacio di Giuda”, Botero ha aggiunto: “Un’altra tradizione era quella di dipingere il proprio ritratto all’interno dei temi biblici. Masaccio accanto a Gesù nella Cappella Brancacci a Firenze, Pinturicchio negli affreschi di Siena e Michelangelo nel Giudizio Universale alla Cappella Sistina e via dicendo. Ho indossato il miglior vestito della festa per apparire accanto a Cristo. Non poteva essere diversamente”. Come nei dipinti su Abu Ghraib del 2005, anche qui crudeltà e dramma si espandono in forme rassicuranti, solide. Il corto circuito è assicurato e le tele già si attestano come momento cruciale dell’intera produzione boteriana.
La “Passione di Cristo” secondo Botero, intende fornire una riflessione sul dramma della passione e morte di Gesù Cristo, e il lavoro presentato dimostra un cambiamento nelle motivazioni dell’artista, pur mantenendo la forza del proprio stile. “Ho fatto queste opere – spiega l’artista colombiano – perché è un momento fondamentale della vita di Gesù e perché è un argomento che è andato scomparendo poco a poco nella storia della pittura: non ci sono elementi satirici in questo lavoro che è pervaso di grande rispetto”.
Nelle prossime settimane saranno comunicati maggiori dettagli. La Via Crucis per la prima volta in Italia esposta al Palazzo Reale
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Il 1988 è un anno particolare la “Primavera di Palermo” è in corso. Non solo perché è marzo ma soprattutto perché la cultura della legalità contraddistingue la grande reazione dei palermitani dopo anni di sangue. Il sindaco di Palermo è Leoluca Orlando e la mostra di Botero all’Albergo delle Povere ottenne un grandissimo successo.

Sul catalogo, ben fatto, si leggono i contributi dello scrittore Leonardo Sciascia, della giornalista Miriam Mafai e la prefazione dello storico dell’arte Giovanni Testori. Il poeta siciliano morirà un anno e mezzo dopo e definisce: “obesi”, più che “grassi”, i soggetti di Botero. “Privi di affanno, di rapacità, di perversità, per nulla comici, simbolo della stupidità moderna[…]”. “Elementi passivi di un mondo uniformemente governato dal prodotto”.

Ma Sciascia non si limita ad analizzare l’arte di Botero, si chiede anche la ragione di tanto successo per “figure così sgradevoli”: “la risposta è insita nella domanda: perché non sono realisticamente dipinte, perché appartengono alla surrealtà, a una plurivalenza – è bene ripetere – di traslati, di metafore, di simboli. A parte – perché essenziale – il fatto che sono di valente, eccellente pittura”.
E, a distanza di oltre venticinque anni il Maestro colombiano sceglie ancora e di nuovo il capoluogo siciliano. Il sindaco della città è di nuovo Leoluca Orlando. Ma la grandiosità del tratto stilistico e pittorico di Fernando Botero può, a ragione, essere considerata una grande occasione di visibilità e di rilancio non solo per Palermo ma per tutta l’Isola. La mostra “LA VIA CRUCIS la pasión de Cristo” promossa dall’Assemblea regionale siciliana, dalla Fondazione Federico II e dal Museo colombiano di Antioquia ed ospitata nelle Sale Duca di Montalto promette di essere un evento che non si ferma sul piano artistico e culturale.

Questa mostra creerà un indotto su tutto il territorio e farà da trampolino ad un settore delicato come quello del turismo. Quindi, a ragion veduta, ancora una volta, gli eventi con una forte caratterizzazione internazionale offrono al capoluogo siciliano una grande opportunità di riscatto e di riproposizione sotto altre vesti.
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COSTO BIGLIETTI

COMPLESSO MONUMENTALE PALAZZO REALE / CAPPELLA PALATINA e

Mostra “VIA CRUCIS la pasión de Cristo” di Botero

dal 21 marzo al 21 giugno 2015

Costo Biglietto

Cappella Palatina + Mostra intero 10 € ridotto 8 €

Cappella Palatina e Appartamenti Reali + Mostra intero 12 € ridotto 10 €

Hanno diritto al biglietto ridotto gli insegnanti di ruolo e i ragazzi di età compresa tra i 18 e i 25 anni.


Costo Biglietti ridotti tutti i giorni

Cittadini di età pari o superiore ai 65 anni 8 €

Ragazzi di età compresa tra i 14 e i 17 anni 4 €

Studenti in visita didattica scolastica 2 €


Biglietti omaggio

Bambini e ragazzi di età fino a 13 anni, se accompagnati da adulti e non in visita didattica

Docenti accompagnatori di studenti in visita didattica

Docenti e studenti di materie storico, artistico e letterarie regolarmente iscritti

Diversamente abili e a un loro accompagnatore ove previsto

Giornalisti, membri ICOM e dipendenti dell’Assessorato regionale dei Beni culturali

Tutte le condizioni relative alle riduzioni e agli ingressi gratuiti sono garantiti a tutti i cittadini dei Paesi dell’Unione Europea e a quelli dei Paesi extra Unione Europa ma in condizioni di reciprocità.

Biglietto per la sola Mostra “VIA CRUCIS, la pasión de Cristo” di Botero 6 €

È possibile effettuare le prenotazioni per la visita alla mostra telefonando allo 0916262833 oppure inviando una mail a fondazione@federicosecondo.org

La prenotazione deve avvenire almeno cinque giorni prima della visita programmata.

Il servizio di prenotazione garantisce il diritto di accesso senza fila alla biglietteria.

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