Catania, 17/03/2015 - Sospeso per 90 giorni dalla Regione Siciliana l'accreditamento dei ricoveri per il parto alla Casa di cura Gibiino di Catania, per le irregolarità riscontrate nell'ispezione congiuntamente svolta dal Ministero della salute e dalla Regione Siciliana, con i Carabinieri del Nas lo scorso 16 febbraio. Secondo gli ispettori le carenze riscontrate non risultano essere state superate con la memoria difensiva presentata dalla Casa di cura Gibiino. La sospensione di 90 giorni - tuttavia - riguarda solamente i ricoveri finalizzati al pa
rto. L'indagine e la sospensione sono da mettere in in relazione con la morte della piccola Nicole, la neonata morta la notte tra l'11 e il 12 febbraio per complicazioni post partum, dopo essere stata 'rifiutata' dall'ospedale per mancanza di posto. Il parto è avvenuto nella Casa di cura Gibiino di Catania che ha "respinto fermamente ogni illazione e congettura che in queste ore viene diffusa nei confronti del proprio operato".
La neonata cessò di vivere sull'ambulanza diretta verso Ragusa per mancanza di posto nelle Utin negli ospedali della città catanese. Numerose le irregolarità riscontrate nell'ispezione congiunta Regione, ministero Salute, Nas del 16 febbraio che secondo gli ispettori siciliani non sono state superate con la memoria difensiva della clinica Gibiino.
La morte della piccola Nicole è tutt'ora al centro di un 'caso' che coinvolge la sanità pubblica, la Regione Siciliana, il Ministero della Salute e il sistema delle nascite in Sicilia: "dagli esami autoptici emergerà che il decesso è stato causato da fattori che esulano dall'attività dei medici della struttura, che hanno fatto di tutto per salvare la vita alla neonata" utilizzando "cannule e sondini immediatamente dopo la nascita", fu il parere della casa di cura Gibiino di Catania.
Per Lucia Borsellino, assessore regionale alla salute attende "il documento finale degli ispettori per assumere le decisioni e iniziative che competono al ministero e valutare se i livelli essenziali di assistenza siano correttamente erogati dalla Regione o se ricorrano elementi per un nuovo commissariamento. Siamo al di sopra degli standard previsti dalle linee guida ministeriali sotto il profilo delle urgenze neonatali", ha detto in merito la Borsellino.
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